Introduzione
Interactive Advertising Bureau (IAB) e PricewaterhouseCoopers hanno rilevato per l'anno 2006 un record di investimenti pubblicitari online senza precedenti: circa 16,8 miliardi di dollari. In pratica, gli editori ormai considerano il web come un medium pubblicitario di riferimento per "colpire" con precisione categorie specifiche di consumatori.
Rispetto al 2005 il settore online statunitense ha incrementato il fatturato pubblicitario del 34%, quindi ha accumulato 4,3 miliardi di dollari in più - tutti nell'ultimo quarto. Non a caso l'ultimo periodo del 2006 ha registrato un incremento rispetto al 2005 del 32%, e del 15% rispetto al terzo quarto 2006.
La crescita progressiva dell'interactive advertising è dovuta agli ottimi risultati rilevati dai marketer. "L'incremento sottolinea la sempre maggiore fiducia dei professionisti del settore nell'interactive advertising per attirare i consumatori, costruire brand e vendere prodotti e servizi", ha dichiarato Randall Rothenberg, Presidente e CEO di IAB.
"Tutti gli studi dimostrano che gli investimenti online hanno trasformato questo media in una componente strategica di ogni campagna", ha sottolineato David Silverman, partner di PricewaterhouseCoopers. Lo stesso Mich Matthews, vice presidente del marketing di Microsoft, ha confermato che il "grosso" degli investimenti pubblicitari, nei prossimi tre anni, sarà spostato online. Una dichiarazione di intenti incredibile, se si considera che nel 2005 il gigante di Redmond ha speso in pubblicità nei soli Stati Uniti ben 945 milioni di dollari.
"La maturazione del Web come medium pubblicitario è strettamente legata alla sua abilità di consegnare ai marketer audience definiti", ha spiegato in un comunicato Peter Petrusky, direttore di PricewaterhouseCoopers. "Inoltre, gli inserzionisti online stanno continuando a testare come utilizzare Internet con altri media, per influenzare i punti di contatto che i consumatori mettono in gioco in ogni ambito".