Facebook cambia! Twitter trema?

Facebook modifica la home page, e introduce novità in tutta la sua rete, che ricordano molto Twitter.

Avatar di Valerio Porcu

a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Facebook modifica il layout dell'home page, alla ricerca di nuove strategie e nuove sensazioni per gli utenti. La parola magica è "Live Stream": le notizie si organizzano ora intorno agli amici e si aggiornano in tempo reale.

A destra restano gli "highlights", che contengono la pubblicità, e gli elementi che interessano ad uno o più dei vostri amici.

Si fondono "profili" e "pagine", dedicate a personaggi pubblici, aziende e altro: tutti avranno un profilo e un aggiornamento di stato disponibile. Questi profili saranno i primi a poter superare i 5000 contatti. Come ha sottolineato Mark Zuckerberg, che ci ha fatto il favore di toglierci qualche dubbio, si tratta di un colpo (mancino?) alla concorrenza: "crediamo che altre compagnie che fanno cose del genere, come Twitter e MySpace, stiano facendo le cose per bene", ha detto.

La nuova home page di Facebook, un nuova organizzazione per una comunicazione più efficace, per più di 150 milioni di persone.

La trasformazione delle pagine pubbliche in profili è un vero è proprio atto di sfida verso Twitter, perché aziende e personaggi pubblici potranno usare l'aggiornamento di stato per comunicare con i loro followers fans. Se qualcuno non lo sapesse ancora, Twitter ha permesso a Dell di ricavare un milione di dollari, per non parlare dei milioni di utenti che "microbloggano" per promuovere sé stessi con i collegamenti.

Sarà una coincidenza, ma è curioso che questi cambiamenti arrivino proprio mentre si chiacchiera di un avvicinamento tra Google e Twitter: pochi giorni fa anche Big G ha aperto un profilo, che oggi conta già 55760 followers, e qualcuno è già convinto che Google punti ad un acquisto di Twitter, che conta su qualche milione di utenti, ma soprattutto su un sistema di ricerca interno tutto da sfruttare, che si andrebbe ad integrare alla perfezione nell'ecosistema di Mountain View. Un tentativo che aveva fatto anche Facebook, vedendosi sbattere la porta in faccia.

Le ipotesi di un acquisto da parte di Google sono, secondo noi, molto discutibili. Ma è certo che c'è un qualche interesse: lo stesso Eric Schmidt ha parlato di Twitter, definendolo un sistema povero e incompleto, ma anche una grandiosa soluzione per la comunicazione, in particolare per quella pubblica. Sarà per quello che il mese scorso ha raccolto altri 35 milioni di dollari in investimenti.

Diteci cosa ne pensate, in non più di 140 caratteri.