Facebook Flick, la nuova unità di tempo secondo Zuckerberg

Facebook Flick è una nuova unità di tempo, di poco superiore al nanosecondo, pensata per facilitare il compito dei programmatori nel sincronizzare perfettamente i frame video perla realtà virtuale.

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a cura di Alessandro Crea

Si chiama Flick è un'unità di misura del tempo e l'ha inventata Facebook. Ma perché? Semplice, perché essendo leggermente maggiore di un nanosecondo consente di suddividere con maggior precisione il frame rate, facilitando il compito dei programmatori che lavorano sugli effetti digitali di film e videogiochi, soprattutto con un occhio alla realtà virtuale.

In pratica attualmente i programmatori che devono suddividere il frame rate di un video, magari per applicare effetti in computer grafica, utilizzano degli strumenti dedicati in C++ ma la sincronizzazione non è precisissima perché l'unità di misura di base è appunto il nanosecondo, che non è ben divisibile per molti frame rate.

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Leggendo la documentazione disponibile su GitHub apprendiamo invece che Flick è la più piccola unità di misura del tempo disponibile prima del nanosecondo, definita come 1/705,600,000 di secondo (il nanosecondo invece dura 1/1,000,000,000 di secondo, per cui un Flick equivale grossomodo a 1.41723356 nanosecondi).

Facciamo un esempio concreto e prendiamo un film con un framerate di 24 FPS. Ogni fotogramma avrà una lunghezza approssimativa di 0.0416666666666666 secondi o 41666666,666666597128 nanosecondi, mentre utilizzando il Flick otteniamo un numero intero, pari e senza virgole, 29.400.000 flicks.  Stesso risultato prendendo in considerazione un videogioco a 60 FPS, in questo caso infatti ogni fotogramma durerebbe 11.760.000 flicks.

Oculus-Rift
L'Oculus Rift

Si tratta quindi di grandezze che possono essere aggiunte o divise più facilmente a prescindere dalla frequenza utilizzata, ad esempio da una TV, da un monitor o da un visore 3D: che sia a 24, 25, 30, 48, 50, 60, 90, 100 o 120 Hz, con Flick si potrà sincronizzare tutto continuando a utilizzare gli interi anziché i decimali.  

Non è un caso dunque che a mettere a punto questa soluzione tecnica sia stata proprio Facebook, proprietaria sin dal 2014 di Oculus, azienda pioniera nel settore dei visori 3D. Sulla carta l'idea è ottima e la documentazione è disponibile per chiunque, ora non resta che vedere se l'applicazione sarà altrettanto vantaggiosa e se Flick diverrà uno standard.


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