Widget da milioni di dollari

Facebook, l'innovativa piattaforma di social networking, mettendo a disposizione le sue API ha attirato gli sviluppatori indipendenti che vogliono fare soldi.

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a cura di Dario D'Elia

Widget da milioni di dollari

La scorsa estate il venture capitalist Lee Lorenzen ha avuto la brillante idea di investire 25 milioni di dollari su Facebook e rendere disponibile un tool, Adanomics, capace di valutare economicamente le widget. In pratica in relazione ad una serie di variabili, che comprendono le frequenze di utilizzo, la diffusione, il fatturato pubblicitario e altro, è stato possibile indicare un prezzo di listino per ogni gingillo. I più noti "Where I've Been", "Texas Hold 'Em Poker" e "What's Your Stripper Name" si aggirerebbero quindi sui 2 milioni di dollari.

"È chiaro che si tratta di una grande opportunità", ha dichiarato Lorenzen. "A mio parere è molto semplice per un piccolo team di sviluppo dar vita velocemente a un business di interesse su Facebook".

Il problema, comunque, è sempre quello di valutare la sostenibilità di un'attività. Il fatto di non poter comparire con la pubblicità direttamente sulle pagine degli utenti è un problema. Inoltre, al momento i banner di solito citano altre widget più che prodotti di vario genere.

Per Michael Lazerow, co-fondatore di Buddy Media, il sistema marketing consentito è insostenibile. È evidente che quando arriveranno i brand di peso tutto cambierà. Anche perché la ricchezza di dati personali disponibili su Facebook non può che far gola. "Si passerà da uno schema piramidale ad un business consolidato", ha aggiunto Lorenzen. "Vuoi accedere a persone di cui non sai nulla, o colpire esattamente il target che ti interessa?".

Certamente non tutti gli utenti accetteranno questo genere di evoluzione commerciale, però molti potrebbero acconsentire ad un compromesso - considerando la ricchezza di servizi disponibili. "È difficile valutare adesso questo genere di cose se non su basi arbitrarie", ha sottolineato Andrew Chen, advertising executive. "L'ecosistema ha bisogno di maturare notevolmente prima un decisivo e consistente valore aggiunto svenga creato".