Fastweb e TI Sparkle evitano il commissariamento

Fastweb e Telecom Italia Sparkle sono giunte a un compromesso con i PM di Rom. Previste fideiussioni a copertura delle presunte evasioni e frodi. Stefano Parisi, AD di Fastweb, è temporaneamente sospeso.

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a cura di Dario D'Elia

Fastweb e Telecom Italia Sparkle non saranno commissariate. Venerdì scorso è stata siglata l'intesa con i PM che stanno indagando sullo scandalo riciclaggio e frode. Fastweb ha dovuto accettare la sospensione dell'AD Stefano Parisi, affinché sia possibile chiarire la sua posizione. Inoltre l'azienda ha depositato una fideiussione di 11 milioni (pari agli utili contestati) e una fideiussione a copertura del sequestro di 38 milioni.

Stefano Parisi, ex AD di Fastweb

"Fastweb è un'azienda straordinaria, non può essere gestita da un Commissario nominato dal Tribunale. Rischierebbe la fine", si legge nella lettera di Parisi ai dipendenti. La decisione è stata presa "volontariamente, esclusivamente ed unicamente allo scopo di evitare la richiesta di commissariamento avanzata dalla Procura
".

TI Sparkle, invece, è stata costretta a depositare 200 milioni di euro come garanzia del presunto profitto derivante dalla maxi-frode ed evasione IVA. I top manager indagati hanno già da tempo lasciato l'azienda.