FeTRAM, memoria velocissima che salva la bolletta

Ricercatori dell'Università di Purdue, negli Stati Uniti, hanno sviluppato un nuovo tipo di transistor, da applicare alla memoria basata su semiconduttori. L'aspetto più rilevante è che consuma energia solo nel cambiare stato, e può quindi aumentare l'autonomia dei dispositivi.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

I ricercatori della Purdue University (Indiana, Stati Uniti) sono al lavoro su un nuovo tipo di memoria. Battezzata FeTRAM, questa tecnologia sfrutta i nanofili di silicio e un polimero "ferroelettrico" per ridurre drasticamente i consumi; questo risultato è reso possibile dalla realizzazione di un nuovo tipo di transistor detto ferroelettrico.

Il termine indica un materiale che mantiene la polarità anche in assenza ci campo elettrico (il nome si deve al comportamento somigliante del ferromagnete, ma non c'è ferro - Wikipedia). Grazie a questa proprietà il nuovo polimero può cambiare polarità all'applicazione di un campo elettrico.

Struttura della memoria FeTRAM

Come con il più noto e-ink, l'inchiostro elettronico usato nei lettori di e-book, si ha quindi un consumo di energia solo per la variazione di stato; per girare pagina, o per modificare lo stato di un transistor da zero a uno. L'acronimo FeTRAM indica quindi Ferroelectric Transistor Random Access Memory.  

Stiamo parlando quindi di memoria non volatile, che non si cancella cioè quando si spegne il computer (o lo smartphone o il tablet). Funzione svolta oggi da hard disk, SSD e memoria flash NAND. Rispetto a quest'ultima la memoria FeTRAM potrebbe consumare 99 volte meno. "In ogni caso il nostro dispositivo consuma di più, perché non è ottimizzato", spiega il Dott. Saptarshi Das. "Per le generazioni future di FeTRAM uno degli obiettivi principali sarà la riduzione del calore prodotto. Potrebbero essere anche più veloci rispetto a un altro tipo di memoria, chiamata SRAM" (che a sua volta è più veloce, e costosa, della DRAM usata nei PC - Wikipedia).  

Memoria su cui leggere e scrivere dati, resistente nel tempo, veloce e che consuma (e scalda) poco. Tutti gli elementi necessari e sufficienti per un computer moderno. La tecnologia FeTRAM potrebbe quindi sostituire l'attuale memoria NAND presente in un'infinità di dispositivi - ivi compresi tutti i moderni smartphone, schede di memoria e drive SSD - offrendo più prestazioni e consumi minori.

La ricerca è ancora acerba ma molto promettente, e potrebbe dare un valido contributo ai tentativi mirati di aumentare l'autonomia dei dispositivi portatili – sforzi che passano anche dallo sviluppo di batterie più capienti e dalla riduzione dei consumi degli altri componenti. 

Anche le prestazioni in più sono certamente un aspetto interessante, ma stiamo appena cominciando ad assaporare la velocità degli SSD, e probabilmente passerà ancora qualche tempo prima che si renda necessario andare oltre il gigabit al secondo di cui sono capaci alcuni dispositivi PCIe.