La Guardia di Finanza è sulle tracce di Google, Amazon e gli altri colossi statunitensi che eludono pesantemente le tasse italiane. Proprio in questi giorni, secondo La Stampa, pare che gli alti ranghi delle Fiamme Gialle abbiano consegnato un dossier sull'argomento al Ministro dell'Economia Vittorio Grilli. Non si parla di caccia alle streghe bensì della costatazione di come le multinazionali si siano insediate in Europa sfruttando ogni minimo cavillo per eludere le imposte.
Centrale non abbiamo capito bene dov'è la sede di Google
"Siamo dell'opinione che alcuni soggetti economici si sottraggano al pagamento delle imposte in misura adeguata rispetto alla loro effettiva capacità contributiva, sfruttando l'inidoneità delle attuali norme tributarie a sottoporre a giusta tassazione i redditi e i patrimoni dei soggetti, imprese o individui, che sfruttano opportunità offerte dalla globalizzazione", si legge nel documento della GdF.
Insomma, le aziende non sono accusate di comportamenti illegali o truffaldini: semplicemente hanno svelato una debolezza del sistema e il problema dell'equità di trattamento. "A riscontro di quanto andiamo affermando, citiamo i risultati di una recente inchiesta dalla quale è emerso che grandi colossi come Google, Facebook, Amazon e Starbucks hanno versato negli ultimi quattro esercizi, nel Regno Unito, solo 36 milioni di imposte a fronte di un fatturato di oltre 3 miliardi e 800 milioni di euro", continua il documento.
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"Sempre nel Regno Unito, nel 2011, Mc Donald's, con un fatturato di 1 miliardo e 248 milioni di sterline, ha di fatto pagato imposte con un'aliquota del 3,4%. Con riferimento a Google, analoga situazione pare profilarsi anche in Francia".
La Guardia di Finanza con il dossier ha invitato di fatto il Governo a individuare rimedi per un trattamento fiscale più adeguato. Se Monti cercava nuove entrate fiscali ecco trovato un escamotage che tutti gli italiani apprezzerebbero.