Fibra a 953 Mbps nelle case degli italiani: progetto bomba

COCONUT è il progetto di ricerca europeo portato avanti dalla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. Consentirà un domani di fornire servizi fibra residenziali da 1 Gbps.

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a cura di Dario D'Elia

Verrà un giorno in cui i servizi fibra residenziali saranno da 1 Gbps, ovvero 953 Mbps, grazie a un progetto di ricerca europeo che sta portando avanti la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa. Basterà una "tipica" infrastruttura fiber-to-home, dove appunto la connessione in fibra raggiunge l'appartamento.

alcuni ricercatori che hanno partecipato a progetto coconut
I ricercatori del progetto COCONUT

L'ateneo pisano sta collaborando con Universitat Politecnica de Catalunya (Spagna), Athens Information Technology Center (Grecia), British Telecom (Regno Unito), Ericsson AB (Svezia), Alcatel-Lucent 35Lab (Francia), Promax Electronica (Spagna) e Optronics Technologies (Grecia) su COCONUT (COst-effective COhereNt Ultra-dense-WDM-PON for lambda To-the user access).

Di cosa si tratta esattamente l'ha spiegato Ernesto Ciaramella, professore associato specializzato in telecomunicazioni. "Nella versione più performante le reti PON (Passive Optical Network) utilizzano la multiplazione di lunghezza d'onda, ovvero molti canali a lunghezza d'onda diversa (WDM)".

"La nostra intenzione era di aumentare in maniera significativa il numero di canali, cioè il numero delle lunghezze d'onda e, pur mantenendo la compatibilità con le infrastrutture attuali, estendere in modo significativo le dimensioni della rete e quindi il numero di utenti in grado di connettersi, aprendo la strada verso le soluzioni che sono spesso indicate come Gigabit-to-everyone, con un costo accessibile per tutti gli utenti".

coconut aumenta potenzialità della rete attuale in fibra ottica JPG
COCONUT

Venerdì scorso a Pisa c'è stata una dimostrazione pubblica del progetto COCONUT, sfruttando un tratto di rete commerciale a fibra ottica messo a disposizione dalla società Agestel. A distanza di tre anni di ricerca e test in laboratorio è stata dimostrata finalmente l'efficacia del sistema. Da ricordare che il progetto correlato è stato finanziato in sede europea con un budget complessivo di 4 milioni di euro.

La scorsa settimana sono stati impiegati nuovi sistemi di trasmissione sulla rete in fibra già operativa: in pratica volendo si potrebbe già avviare un progetto di implementazione. Per altro "la stessa tecnologia può essere impiegata per collegare a Internet le antenne (le cosiddette 'torri') della rete cellulare, con una velocità sempre crescente", anche in prospettiva 5G. Al momento si parla di raggiungere con ciascuna rete WDM-PON oltre 300 utenti e fornire loro singolarmente una velocità di connessione pari a 1Gbit/s.