Fibra: Renzi punta 7 miliardi e Telecom brama Metroweb

Telecom Italia starebbe vagliando la possibilità di acquistare una quota di Metroweb, il secondo operatore in fibra italiano. Nel frattempo il Governo Renzi si prepara a investire 7 miliardi per lo sviluppo ultra-broadband.

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a cura di Dario D'Elia

Telecom Italia potrebbe acquistare una quota di Metroweb, il secondo operatore in fibra italiano. Il Governo Renzi invece starebbe per approvare il piano "banda ultra larga 2014-2020". 

Secondo Bloomberg l'AD di Telecom Marco Patuano, il 26 settembre, avrebbe ricevuto il mandato di esplorare una possibilità di (parziale) acquisizione, ma lo specialista IT Stefano Quintarelli ha già spiegato che lo scoglio Antitrust sarebbe enorme. Insomma, il Garante potrebbe anche dare l'autorizzazione ma solo con obblighi pesanti che ridurrebbero i vantaggi.

Metroweb a Milano

Metroweb oggi con 375mila km di fibra su Milano detiene la rete metropolitana più estesa di Europa. Prova ne sia che il 35% dell'infrastruttura cittadina è ultra broadband, contro una media italiana del 2,1% (se si esclude Milano scende allo 0,8%). L'operatore TLC, appartenente al fondo F2i, è presente anche a Genova e a breve inaugurerà la filiale di Bologna.

L'osservatore smaliziato potrebbe sostenere che l'operazione ha molto a che fare con il Fondo Strategico Italiano, già presente nell'azionariato di Metroweb. Com'è risaputo l'azionista di controllo del Fondo è Cassa Depositi e Prestiti, in trattativa da tempo con Telecom Italia per la creazione di una Newco dove confluirebbe la rete "nazionale". Il presidente Franco Bassanini è anche presidente di Metroweb Italia.

ADSL tradizionale e Fiber-to-the-home

In questo gioco di chiacchiere e indiscrezioni gli interlocutori di fatto sono sempre gli stessi. Solo che Bassanini una volta rappresenta gli interessi della società per azioni lombarda, un'altra quelli della finanziaria italiana partecipata per il 80,1% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze.

"Metroweb non è in vendita, molto probabilmente sono delle fantasie", ha commentato venerdì scorso quando hanno iniziato a fioccare le indiscrezioni. Eppure la testata Formiche oggi ricostruisce gli interessi incrociati che convergono su Metroweb. C'è Fastweb, che detiene ancora l'11% della società, poi Telecom Italia stimolata anche dal decreto Sblocca Italia che prevede incentivi per lo sviluppo delle reti e infine China Investment Corporation. I cinesi punterebbero direttamente alla holding F2i per entrare nelle municipalizzate italiane, secondo Francesco Galietti di Policy Sonar.

Nel frattempo il Governo Renzi si prepara a varare il piano "banda ultra larga 2014-2020": la scadenza è il 15 ottobre. Il progetto da 7 miliardi di euro, che comprende fonti comunitari, regionali e nazionali, punta a fornire i 100 Megabit al 50 per cento della popolazione e i 30 Megabit al 100 per cento entro il 2020 – come prevede l'Agenda Digitale UE. Si parla per la prima volta anche di un sostegno allo sviluppo mobile 4G e Wi-Fi. D'altronde i servizi LTE non possono fare a meno delle connessioni in fibra delle loro torri radio - i ponti radio si usano solo in condizioni ambientali particolari.