Giochi, video e musica: consumatori italiani più tutelati

Un anno fa oltre il 50% dei siti web non rispettava la normativa UE a tutela dei consumatori.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

In Europa la vendita di giochi, e-book, video e musica è più tutelata oggi di quanto non fosse l'anno scorso. A seguito di uno "sweep" comunitario, praticamente un'indagine su larga scala, è stato possibile far adeguare i più importanti negozi online alla normativa  relativa alla tutela dei consumatori.

"Un anno fa oltre il 50% dei siti web non rispettava la normativa: una situazione inaccettabile. Questa cifra è scesa al 20% e si prevedono ulteriori miglioramenti. Si tratta di un grande progresso, ma continuerò a impegnarmi perché la situazione migliori", ha spiegato Neven Mimica, Commissario europeo per la Politica dei consumatori.

Online shopping

Lo screening dei siti web che vendono contenuti digitali ha avuto luogo nell'estate del 2012. Le autorità nazionali hanno controllato, in totale, 330 siti web, che corrispondono a un'ampia quota del mercato. In pratica si è scoperto che 172 siti web non erano conformi alla normativa dell'Unione a tutela dei consumatori.

Le società interessate sono state contattate con la richiesta di mettere i siti in regola. 116 sono stati adeguati; 49 sono soggetti a ulteriori procedimenti; in 5 casi le infrazioni, di modesta entità, non sono state perseguite dagli Stati membri, e 2 siti non esistono più.

"A seguito dell'intervento delle autorità incaricate dell'applicazione della legge negli Stati membri, l'80% dei 330 siti web sono ora in linea con la normativa UE a tutela dei consumatori", sottolinea la nota ufficiale.

I principali problemi riscontrati riguardavano le clausole contrattuali abusive che escludono il diritto dei consumatori di adire le vie legali o negano ai consumatori il diritto all'indennizzo in caso di prodotti non funzionanti. Informazioni poco chiare sul diritto di recesso: a causa della natura del download digitale, gli operatori sono tenuti a informare i consumatori prima dell'acquisto che non sarà possibile annullare il download una volta avviato - cosa che non avviene nel 42% dei siti web controllati. La mancanza delle informazioni obbligatorie sull'identità del commerciante, in particolare del suo indirizzo e-mail, che priva i consumatori di un efficace canale di contatto.

Report - clicca per ingrandire

Un'altra nota dolente, rilevata grazie a un ulteriore approfondimento, riguarda i giochi pubblicizzati come "gratuiti", che spesso richiedono un pagamento in una fase successiva del gioco, senza che ciò venga chiaramente spiegato all'inizio.

"Tali pratiche spesso riguardano direttamente i bambini, il gruppo di consumatori più vulnerabile, e sono all'origine di situazioni in cui i genitori devono pagare bollette spropositate dopo aver lasciato giocare i figli con i loro dispositivi mobili", prosegue la nota.

A questo punto non resta che attendere gli esiti dei procedimenti amministrativi o giudiziari nazionali relativi ai 49 siti web ancora non in regola. "Il problema specifico dell'acquisto nel corso del gioco è altresì sottoposto a un esame per garantire una migliore informazione dei consumatori ed evitare bollette sproporzionate e impreviste causate dagli acquisti effettuati dai bambini durante il gioco", conclude la nota.