Il recente Dice Tech Salary Report, condotto da Dice.com, ha gettato luce su un'inequivocabile tendenza nel settore tecnologico: una stagnazione nei salari e una crescente inquietudine tra i professionisti.
Secondo il rapporto, basato su un sondaggio condotto tra oltre 6.000 utenti registrati, la crescita salariale nel settore è rallentata tra il 2022 e il 2023. Ciò ha portato a un aumento dell'insoddisfazione riguardo ai compensi attuali, con il 49% dei professionisti tecnologici che si dichiara insoddisfatto, in aumento rispetto al 55% registrato nel 2022.
Il report attribuisce questa crescente insoddisfazione a una serie di fattori, tra cui l'aumento dei costi dovuto all'inflazione e ad altri aspetti economici, uniti a uno stallo negli stipendi medi nel settore. Mentre solo il 6% dei lavoratori tecnologici ha segnalato una diminuzione dei propri salari nel 2022, questo dato è raddoppiato al 12% nel 2023.
Inoltre, il settore tecnologico si trova sotto pressione anche per quanto riguarda i licenziamenti. Il report indica che oltre la metà degli intervistati ha sperimentato direttamente o indirettamente una forma di licenziamento o di precarietà lavorativa. Nel 2023, più di 263.000 lavoratori del settore tecnologico negli Stati Uniti sono stati licenziati, con una percentuale significativa che ha impiegato più di sei mesi per trovare un nuovo impiego.
Ad aggravare la situazione è l'ampio utilizzo di intelligenza artificiale generativa e l'accentuata razionalizzazione delle aziende, che ha alimentato il timore tra i lavoratori tecnologici di perdere il proprio impiego. Nonostante gli stipendi medi nel settore rimangano sostanzialmente al di sopra della media nazionale, la crescente incertezza economica ha messo a dura prova la sicurezza lavorativa dei professionisti.
Il Dice Tech Salary Report delinea un quadro di un settore tecnologico che, sebbene offra compensi elevati, è alle prese con una crescente insoddisfazione salariale e con una situazione precaria in termini di stabilità lavorativa.