Gli utenti P2P sono quelli che spendono online

Chi scarica di più coincide con chi spende di più e questo crea dubbi sull'efficienza delle normative anti-P2P

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Gli utenti che scaricano di più da Internet sono anche i migliori clienti e-commerce. Questo è il verdetto di un'indagine di Ipsos Mori eseguita in Regno Unito su 1000 utenti. Forrester Research ha rilevato come gli utenti moderni siano composti in gran parte da generazioni nate nell'era digitale, prive quindi della una cultura della musica a pagamento.

 

Il target della ricerca si è basato su persone tra i 16 e i 50 anni. Secondo l'indagine, il 10% degli utenti ammette di aver scaricato musica in modo illegale. Anche se il dato sembra piuttosto basso occorre specificare che questo 10% è quello con la maggiore propensione all'acquisto sul web con una spesa media di 77 sterline (circa 85 euro) annua per utente. Coloro che si dichiarano invece alieni ai download illegali spendono in media solo 33 sterline (circa 37 euro).

 

L'indagine ci porta a riflettere sulla reale efficacia di soluzioni come la Hadopi – la famosa normativa francese anti-P2P. Penalizzando gli utenti del web che scaricano si porta davvero un beneficio al sistema complessivo? Probabilmente, in termini economici, no; penalizzare gli utenti che scaricano molto significa infatti creare problemi ai soggetti che generano i più alti livelli di business sul web. Occorre comunicare a questi utenti in modo adeguato, evitando pericolosi effetti collaterali.