Google a muso duro contro gli Android impuri

Si fa più chiaro lo scontro tra Alibaba e Google, che coinvolge anche Acer. Secondo l'azienda californiana il sistema operativo Aliyun è una derivazione illegittima di Android, non di Linux. E per di più cerca di lucrare su applicazioni pirata.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Per Google Aliyun è una versione alterata e illegittima di Android, e per questo Acer non può usarla per uno smartphone. Questa è sostanzialmente la spiegazione che ha dato Andy Rubin per giustificare le pressioni che ha fatto l'azienda californiana su quella taiwanese.

La diatriba è nata venerdì scorso, quando Acer ha cancellato la presentazione di uno smartphone con sistema operativo Aliyun per il mercato cinese. Apparentemente per volere di Google, che a prima vista non voleva che entrasse in gioco un nuovo concorrente basato su Linux.

La famiglia Android non include Aliyun

Ne è scaturita una sequela di commenti che ha portato A. Rubin (dirigente Google per la divisione Android) a scrivere un post sul blog ufficiale per spiegare la posizione dell'azienda. Al centro della questione ci sarebbe la natura di Android, una piattaforma open source che tutti possono usare e modificare. "Ma solo i dispositivi compatibili con Android possono beneficiare completamente dell'ecosistema Android. Ogni membro della Open Handset Alliance (OHA) può unirsi al gruppo e contribuire alla costruzione della piattaforma - non un mucchio di versioni incompatibili".  Una descrizione in cui non rientra Aliyun OS, né lo smartphone che Acer era pronta a presentare.

Dal punto di vista di Google quindi Aliyun è una versione di Android incompatibile. Il problema non è però prendere il codice di Android e riusarlo, ma creare qualcosa che possa far funzionare le applicazioni Android senza soddisfare i requisiti della OHA. Sull'altro piatto della bilancia infatti troviamo Amazon, che con i Kindle Fire ha effettivamente creato un sistema proprietario lontano dalla filosofia open; questi tablet tuttavia non hanno pretese di compatibilità, ma non è tutto.

Alibaba sostiene per esempio che Aliyun sia una derivazione di Linux. Se così fosse dovrebbe rispettare la licenza GPLv2, e quindi il relativo codice dovrebbe essere disponibile da qualche parte. Non è così, quindi se è vero ciò che afferma l'azienda cinese c'è una violazione delle licenze e di fatto si potrebbe dire che Aliyun è illegale.

Lavoro duro per costruire Android

Che cos'è allora Aliyun? Una derivazione di Android, una di Linux o qualcos'altro?  "Siamo d'accordo sul fatto che Aliyun OS non fa parte dell'ecosistema Android e non deve soddisfare requisiti di compatibilità", ha continuato Andy Rubin su Google+. "Aliyun però usa il runtime, il framework e gli strumenti di Android. E il vostro negozio contiene applicazioni Android (incluse alcune piratate). Non si può discutere quindi sul fatto che Aliyun sia basato su Android e sfrutti tutto il duro lavoro svolto dalla OHA per realizzare la piattaforma", ha poi aggiunto.

Non si tratterebbe quindi di una semplice presa di posizione per partito preso; quella di Google è un'azione mirata contro qualcuno che starebbe cercando di sfruttare la natura open source di Android senza adeguarsi alle pratiche relative. Con l'aggravante di distribuire software non legale.

E non si può certo chiamare in causa una spietata lotta contro la pirateria, perché tutti sanno che con Android trovare "fonti alternative" per applicazioni a pagamento non è poi una cosa difficile. Un altro problema che Google dovrà risolvere, ma creare addirittura un sistema "parallelo" e cercare di lucrarci è probabilmente passare la misura.

Ci sono molti dettagli da verificare e approfondire, ma se le cose stanno effettivamente come dice Rubin la posizione di Google appare del tutto legittima, e piuttosto ci sarebbe da chiedersi come sia possibile che Acer non si sia accorta delle applicazioni illegali e sia andata avanti con la presentazione - fermata da Google all'ultimo momento.