Google ha acquistato più di mille brevetti da IBM, e praticamente sta costruendo un arsenale per difendersi da ogni patent-troll in cerca di polli da spennare. Secondo Bloomberg, U.S. Patent and Trademark Office ha confermato ieri un passaggio di mano avvenuto in agosto. Un portavoce di Google ha ammesso tutto, ma i dettagli economici sono ancora sconosciuti.
L'unica certezza, che vede tutti gli addetti ai lavori concordi, è che Google sta costruendo un bunker inespugnabile per Android. Neanche un missile guidato da Apple o Microsoft potrebbe scalfirlo. Stiamo parlando di un cemento armato da un migliaio di brevetti IBM acquisiti a luglio, circa 17mila ricevuti in dote con l'operazione-Motorola e altri mille (1.023 per la precisione) provenienti da questi saldi di settembre. Senza contare ovviamente quelli già al sicuro nel caveau di Mountain View.
Il bunker firmato Google
Android, come'è risaputo, è un sistema operativo per ambiente mobile definito per sua natura open source (sebbene per pochi), ma che gestisce tecnologie non-proprietarie vulnerabili alle denunce per violazioni di brevetto. Insomma, se HTC, Samsung e Motorola sono state portate in tribunale da pesce piccoli o colossi come Apple e Microsoft si deve a questo dettaglio e all'imperfezione della legge vigente statunitense.
Negli ultimi tempi però Google ha deciso di cambiare strategia e supportare più attivamente i suoi partner (HTC spara su Apple con munizioni firmate Google). Oltre a questo forse bisognerebbe sottolineare che con le recenti acquisizioni di brevetto si è senza dubbio aperta una nuova stagione che ricorda la Guerra Fredda: l'esistenza di arsenali di brevetti contrapposti farà da deterrente a una guerra su scala globale?