Google concede altri sei mesi a Microsoft Exchange

Google ha spostato al 31 luglio la data in cui rimuoverà la compatibilità tra Gmail e Microsoft Exchange Active Sync, almeno in alcuni casi. Microsoft ha quindi più tempo per migliorare l'uso di IMAP, CalDAV e CardDAV su Windows Phone, Windows RT e Windows 8.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Google continuerà a offrire agli utenti Gmail la compatibilità con Microsoft Exchange Active Sync (EAS) per altri sei mesi. L'addio al protocollo è quindi rimandato al prossimo 31 luglio rispetto al primo febbraio, com'era stato annunciato lo scorso dicembrePer chi non lo ricordasse, Google ha intenzione di rimuovere la compatibilità con EAS da Gmail per quanto riguarda gli utenti privati con account gratuito. Il cambiamento non riguarderà invece le utenze business, amministrazioni, scuole e consumatori privati che già oggi usano EAS con iOS e Android.

Google sta boicottando Windows Phone?

È stata la stessa Microsoft a far sapere che Google ha cambiato programma, concedendo più tempo a chi usa Gmail con un dispositivo Microsoft. L'azienda di Redmond in ogni caso non se n'è rimasta con le mani in mano, e sta già lavorando affinché gli utenti possano usare nel migliore dei modi una combinazione di IMAP (posta elettronica), CalDAV (agenda) e CardDAV (contatti).

Quest'ultima soluzione non è certo elegante quanto EAS, né altrettanto comoda, ma una volta che si è perso un po' di tempo per sistemare le impostazioni tutto può funzionare piuttosto bene. Per chi invece ci tiene a usare Windows Phone, Windows 8 o Windows RT con Exchange Active Sync, Microsoft consiglia di abbandonare Gmail e passare a Outlook.com, un servizio email gratuito pienamente compatibile con EAS. Cambiare il fornitore di posta elettronica tuttavia non è certo una prospettiva entusiasmante.

Ci sono comunque delle eccezioni: a quanto pare il client predefinito di Windows 8 non beneficerà di questi sei mesi aggiuntivi, quindi chi lo usa sarà forzato a usare il protocollo IMAP. Non un gran problema in verità, visto che si tratta di un'applicazione dedicata esclusivamente alla posta elettronica - mentre Calendario e Contatti hanno programmi dedicati in Windows 8. In ogni caso i sei mesi aggiuntivi dovrebbero dare a Microsoft il tempo necessario per sviluppare e distribuire gli aggiornamenti necessari.

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Si è discusso e si discuterà molto sul perché Google abbia deciso di limitare l'uso di EAS per chi usa un account Gmail gratuito. Secondo Microsoft è una scelta che danneggia anche gli utenti, ma Google all'epoca parlò semplicemente di un'operazione di "pulizie invernali". In molti però ritengono che Google stia perpetrando un sistematico boicottaggio verso Windows Phone. Oltre alla questione Exchange, infatti, bisogna mettere sul piatto della bilancia anche il fatto che l'azienda di Mountain View non svilupperà applicazioni per WP – almeno finché il numero di utenti non sarà rilevante. 

E allo stesso tempo non concede a Microsoft l'accesso alle API necessarie per crearne in proprio: a quanto pare infatti MS ha già pronta, per esempio, un'applicazione YouTube comparabile con quelle iOS e Android, ma manca un tassello fondamentale che è sotto il controllo di Google. Se concediamo credibilità alle ipotesi allora bisogna supporre che Google sia intimorita dal possibile successo di Windows Phone, e stia facendo il possibile per arginarlo.

È vero anche il fatto, però, che Android detiene una quota di mercato mondiale che si aggira intorno al 70%, e davvero non sembra che Windows Phone possa rappresentare una minaccia, nemmeno considerando i clienti che lo adotteranno solo perché affezionati al marchio Nokia. Forse Google vuole solo evitare che Exchange, un protocollo proprietario di Microsoft, si diffonda troppo presso gli utenti che non pagano, e preferisce dirigerli - magari forzatamente - a IMAP. Secondo voi come stanno le cose?