Google e Motorola, trattativa da mercato del pesce

Svelati finalmente i dettagli dell'operazione che ha consentito a Google di mettere le mani su Motorola. In due settimane scarse l'offerta iniziale è cresciuta del 33%, praticamente 3 miliardi di dollari in più che hanno fatto cedere il colosso della telefonia mobile.

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a cura di Dario D'Elia

Google quest'estate desiderava talmente tanto Motorola che in pochi giorni ha alzato la sua offerta del 33%: praticamente 3 miliardi di dollari senza battere ciglio. The Wall Street Journal ha svelato finalmente i dettagli dell'operazione (Google acquista Motorola, la nuova alba di Android), contenuti nel documento ufficiale depositato presso la SEC (Securities and Exchange Commission), lasciando basiti gli addetti ai lavori. Pare che ormai le trattative di questo genere siano condotte quasi all'arma bianca. Il colosso di Mountain View non aveva tempo da perdere e la preda non doveva avere scampo, soprattutto per il suo goloso portfolio brevetti che sarà utilizzato per difendere Android.

La cronaca romanzata del WSJ racconta che il vice presidente di Google Andy Rubin ha incontrato a luglio i vertici di Motorola per affrontare la questione brevetti. Lo scenario affrontato deve essere stato così raccapricciante (e preoccupante) che in qualche modo Motorola si è decisa vendere - come un pesce piccolo conscio di nuotare in un mare di squali. E detta tutta forse meglio così, perché qualche settimana dopo Apple ha deciso di riporre temporaneamente le armi (Apple in ritirata contro Motorola: Google fa paura).

Google e Motorola

Google adesso è decisamente più forte sul fronte brevetti, e Motorola probabilmente sopravvivrà. In dettaglio il primo agosto Google ha offerto 30 dollari per azione; quattro giorni dopo Motorola, su imbeccata di Qatalyst Partners, ha rifiutato e suggerito 43,50 dollari. Il 9 agosto Google ha rilanciato con 37 dollari; Motorola ha rifiutato nuovamente e proposto 40,50 dollari. Dopo poche ore Google ha messo sul piatto 40 dollari per azione, quindi 12,5 miliardi di dollari complessivi. Nella sede di Schaumburg di Motorola pare che si sia sentito un ululato. Il 15 agosto è stato siglato l'accordo.

Motorola poi ha confermato di aver portato avanti la negoziazione solo con Google perché un'offerta pubblica non avrebbe portato a una cifra così attraente e un eventuale fallimento dell'operazione sarebbe stata "estremamente nocivo" per l'azienda.