Google potrebbe diventare il più grande operatore mobile virtuale (MVNO) del mondo grazie ai palloni aerostatici del suo Project Loon. Se a giugno si parlava di un sistema wireless sospeso che avrebbe dovuto affidarsi a frequenze specifiche per fornire connettività a terra, adesso l'idea è di siglare partnership con gli operatori mobili di tutto il mondo – quindi usare i rispettivi spettri radio per le trasmissioni.
Google Project Loon
"Stazioni a terra si collegano alla infrastruttura internet locale e trasmettono segnali ai palloni. I palloni sono in grado di comunicare fra di loro, formando una rete a maglie in cielo. I partecipanti al progetto pilota si collegano alla rete di palloni utilizzando una speciale antenna internet posizionata sulla loro casa, in grado di inviare e ricevere segnali dai palloni che transitano in cielo", spiegava in una nota Google l'anno scorso. Beh, adesso l'intenzione è di eliminare le antenne e lasciare che gli operatori si occupino delle questioni di terra.
Astro Teller, il ricercatore che guida i laboratori Google X, ha spiegato durante il TechCrunch Disrupt che questa sarebbe la soluzione più agevole. Per altro un gruppo di palloni potrebbe servire paesi diversi semplicemente adattando in automatico il supporto alle frequenze.
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Dovrebbe essere pensato praticamente come un operatore mobile virtuale che lavora al contrario: è lui che presta le sue infrastrutture agli operatori. In ogni caso siamo ancora lontani da un eventuale sbarco sul mercato. Dopodiché vi saranno sciami di palloni di 15 metri di diametro che vagoleranno indisturbati nella stratosfera.