Google: siti gratis per tutti, AssoProvider s'infuria

Giovedì Google potrebbe annunciare con Poste Italiane, Register.it e Seat Pagine Gialle un consorzio di service provider per la realizzazione di siti gratis a costo zero per le piccole e media imprese. AssoProvider ha già emesso un comunicato di condanna dell'iniziativa.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Piccole e medie imprese che vogliono un sito Internet a costo zero potrebbero presto averlo grazie a Google. Nella conferenza che l'azienda di Mountain View terrà fra due giorni in Italia, infatti, potrebbe annunciare la costituzione anche in Italia di un consorzio di aziende guidate da Google stessa, che offrirà un servizio di service provider.

Le piccole realtà che sceglieranno di affidarsi a Google e ai suoi alleati otterranno un sito web gratis progettato partendo da modelli prestabiliti e successivamente personalizzati, e beneficerebbero inoltre di promozione e visibilità online gratuite.

Assoprovider ha messo un comunicato in cui condanna l'iniziativa di Google

Iniziative analoghe sono già ufficialmente attive in Canada, Australia e in Gran Bretagna, dove il consorzio GBBO (Getting British Business Online) è titolare del dominio gbbo.co.uk.

Al momento non ci sono conferme ufficiali a riguardo: alla conferenza parteciperanno aziende quali Poste Italiane, Register.it e Seat Pagine Gialle, e benché non sia stato reso noto l'argomento dell'incontro, ci sono già i primi malumori. In particolare ha già messo le mani avanti AssoProvider, l'associazione dei provider indipendenti italiani, che ha emesso un comunicato ufficiale nel quale stigmatizza Google definendolo "monopolista arrogante".

In Gran Bretagna Google è a capo del consirzio GBBO (Getting British Business Online), titolare del dominio gbbo.co.uk - clicca per ingrandire

L'associazione teme che l'iniziativa di Google possa distruggere "tutto quello che le varie professionalità stanno cercando di costruire, appiattendo il mercato in termini qualitativi grazie alla presenza garante di Google nella cordata (la corretta indicizzazione dei contenuti non è un problema) ed adagiando sul gratis l'approdo alla Rete da parte delle piccole aziende."

Nel comunicato AssoProvider scrive che "Specie in tempi di crisi non crediamo ci sia bisogno di iniziative da centralismo sovietico. Ci interessa molto difendere le figure coinvolte, non solo come difesa della qualità e professionalità di una intera categoria di web designer, ma anche per un evidente problema di qualità del prodotto offerto alla piccola impresa italiana."

AssoProvider ha definito Google "monopolista arrogante" - clicca per ingrandire

Sempre secondo AssoProvider, "le aziende non hanno bisogno di un servizio standard e uguale per tutti. Un sito web - per quanto piccolo possa essere - non si vende come una casella PEC, ma deve raccontare l'azienda, rappresentarla e deve per questo essere progettato, seguito e curato da professionisti del settore. La creatività italiana oggi al servizio delle web agency rischia però di essere disintegrata dalla presenza di un prodotto gratuito e scadente, con la conseguente perdita di moltissimi posti di lavoro e di professionalità."

A questo punto che nessuno si azzardi di dire a AssoProvider dell'esistenza di WordPress!