Google Street View si piegherà alla privacy svizzera

Il tribunale amministrativo federale (TAF) svizzero ha chiesto a Google di intervenire sul servizio Street View. D'ora in poi bisognerà censurare i volti delle persone, i giardini, le strade private, le targhe di ogni mezzo e gli interni delle abitazioni.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

In Svizzera il servizio Google Street View sarà costretto a censurare i volti delle persone, i giardini, le strade private, le targhe di ogni mezzo e gli interni delle abitazioni. Questa è stata la decisione del tribunale amministrativo federale (TAF) che ha chiuso così la vertenza iniziata nel 2009.

Uno reparto di Google-car

Quest'ultimo capitolo della vicenda è stato caratterizzato dal parere dell'ufficio federale per la protezione dei dati (Hanspeter Thur). Non solo quindi Google dovrà attuare le richieste del giudice ma anche muoversi con maggiore cautela in futuro. La copertura di nuove zone svizzere sarà tollerata solo se verranno comunicati in anticipo i movimenti della Google-car, e poi in seguito segnalate le immagini che verranno pubblicate.

In verità Google dispone già di un'applicazione capace di "offuscare" gli elementi più controversi, ma le istituzioni svizzere vogliono di più: l'assoluta certezza che il 100% delle richieste venga soddisfatto, senza margini di errore. Insomma, per il TAF il diritto alla privacy delle persone viene prima del resto.

A Google non resta che adeguarsi oppure andare in appello.