Grande Fratello in salsa inglese, 007 sta al PC

Nuova proposta del governo inglese, per raccogliere tutti i dati degli utenti dei social network.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Il governo di Sua Maestà la regina rende onore al grande scrittore George Orwell, e rafforza la struttura del Grande Fratello che ha cominciato a creare nel 2005.

Il Ministero dell'Interno britannico obbliga da tempo diversi operatori a registrare e conservare diverse informazioni, ottenute da SMS, chiamate telefoniche, visite a siti nazionali e posta elettronica. Non contento, vorrebbe applicare le stesse procedure anche a reti sociali e Skype.

Il desiderio del governo inglese è quello di sapere "chi parla con chi, quando e dove", anche se, curiosamente, si dice non interessato ai contenuti delle conversazioni, come sostiene una portavoce ministeriale. Al massimo saranno le forze dell'ordine ad esaminarle, se lo riterranno necessario.

Nel caso di approvazione, quindi, Facebook e simili dovranno conservare queste informazioni, e fornire al governo, che sta cercando di assemblare un gargantuesco database, che permetterà di evidenziare le relazioni di chiunque con chicchessia.

Meglio quello televisivo, almeno si può cambiare canale.

Sì, ma perché? Che domande! Ovviamente per combattere il terrorismo (potete usare questa frase per rispondere a qualsiasi domanda che vi metta in imbarazzo). Secondo il ministro Vernon Coaker, infatti, la normativa europea sulla conservazione dei dati è "insufficiente", perché obbliga "solo" gli ISP a conservare i dati per un anno.

Chris Kelly, responsabile della privacy per Facebook, ha già espresso le sue perplessità, affermando che faranno tutto il possibile per evitare che la proposta diventi legge, anche facendo pressioni direttamente sui membri del parlamento.

Il liberale Tom Brake ha espresso le preoccupazioni di molti: gli utenti delle reti sociali spesso le usano per esprimersi su religione, orientamento sessuale, politica e questioni etiche. Non piace l'idea che queste informazioni finiscano, anche solo potenzialmente, in un database governativo.

Il governo inglese, infine, si è già reso famoso per aver perso molti dati personali in passato. Raccogliere dati ancora più delicati, visti i precedenti, non sembra una grande  idea.