Scherma
Scherma, Brucia (Dodge, Burn) e un terzo strumento simile - Sponge, o Spugna, che agisce sulla saturazione - si trovano nella metà bassa della toolbar sinistra di Photoshop. L'icona di Scherma (Dodge) assomiglia a una lente ma in realtà vuole ricordare... un cerchio di cartone avvolto da un filo di ferro.
Ai tempi della fotografia su pellicola e della stampa in camera oscura, il negativo si inseriva in una specie di proiettore (l'ingranditore) che proiettava l'immagine in negativo sulla carta da stampa. Sul negativo un soggetto nero era trasparente, quindi la luce dell'ingranditore colpiva in pieno la carta da stampa e la impressionava: più luce colpiva una zona della carta, più questa diventava nera. Per non perdere dettaglio in un soggetto scuro, si usava schermare la luce dell'ingranditore proprio mediante un cerchio di cartone con una sottile impugnatura di fil di ferro. Ecco da dove viene l'icona di Dodge (appunto "scherma").
Il pannellino a comparsa che elenca gli strumenti Dodge, Burn e Sponge (Scherma, Brucia, Spugna)
Selezionato lo strumento Scherma, nella barra di servizio superiore appaiono diverse opzioni che sono collegate tanto a Scherma quanto a Brucia, sia pure con significati diversi. Le prime due servono a impostare il pennello che si userà per applicare l'effetto. La dimensione si regola caso per caso e dipende dalle aree che vogliamo modificare. Il tipo di pennello deve essere sempre morbido, perché la regolazione della luminosità non deve essere netta ma sfumare ai bordi delle zone su cui interveniamo.
La piccola barra con le opzioni associate a Scherma e Brucia
Il menu a tendina Range (Intervallo) comprende tre opzioni - Highlights, Midtones e Shadows - che restringono l'azione del pennello a una gamma precisa di tonalità: rispettivamente quelle alte, medie e scure. La scelta del parametro giusto è importante per limitare l'effetto di Scherma ai dettagli che effettivamente ci interessano. L'immagine qui di seguito mostra come il pennello Scherma si comporta in modo diverso sulla stessa immagine. Dall'alto verso il basso vedete l'effetto delle impostazioni Highlights, Midtones e Shadows (Luci, Mezzitoni e Ombre): nel primo caso sono influenzate le alte tonalità che arrivano velocemente a bruciarsi, nel secondo l'effetto non tocca gli estremi di gamma, nel terzo sono le aree scure a illuminarsi.
Scherma applicato con tre impostazioni diverse: si vede come a seconda del valore di Intervallo il pennello agisca su certe tonalità e ignori le altre
Il piccolo menu a destra di Range porta a un cursore tramite cui indicare di quanto una pennellata di Scherma aumenterà la luminosità dei punti coinvolti. Il massimo è 100 percento, ma teniamo conto che l'effetto delle pennellate è cumulativo: la seconda aumenterà quello della prima, la terza quello della seconda e via dicendo. Di solito si preferisce impostare un valore basso - inferiore al 10 percento - e dare molte pennellate, per essere più precisi. Se si opera su zone ampie e si vuole un effetto marcato, come quando si contrasta un cielo nuvoloso, si può anche impostare un valore elevato e spennellare più grossolanamente.
L'opzione Protect Tones (Proteggi tonalità) evita per quanto possibile che l'effetto di Scherma porti a una "bruciatura" dei bianchi e a un cambiamento di tonalità dei colori dovuto all'aumento dell'intensità luminosa dei pixel. È sempre meglio tenerla attiva, dato che gli interventi con Scherma e con Brucia devono sempre essere all'insegna della moderazione e della precisione. Infine, le due icone a forma di penna che affiancano Proteggi tonalità attivano due opzioni utili servono se usiamo una tavoletta grafica: quella più sinistra associa al pennello di Scherma un effetto-aerografo, che di solito dà risultati più naturali, quella più a destra rende l'effetto dello strumento proporzionale alla pressione sulla tavoletta.