H.264 sempre gratuito per i video in streaming

Il gruppo che gestisce il formato H.264 ha annunciato che non richiederà più il pagamento di royalty per i video in streaming.

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a cura di Manolo De Agostini

Il formato AVC/H.264 può essere usato liberamente dai siti di  video su Internet. MPEG LA, gruppo che si occupa della licenza del formato, non richiederà mai più il pagamento delle royalty (diritti d'uso). In precedenza la MPEG LA aveva dichiarato che non avrebbe richiesto royalty per questa tipologia di video fino al 31 dicembre 2015. Con l'annuncio di oggi il gruppo mette in chiaro che continuerà a non richiedere il pagamento di royalty anche dopo quella data.

Prodotti e servizi che non rientrano nella tipologia Internet Broadcast AVC Video continueranno invece a richiedere il pagamento dei diritti d'uso (tra cui lettori e dischi Blu-ray, programmi televisivi, videocamere, software di editing). La mossa dell'MPEG LA non sorprende: in circolazione ci sono formati, come il WebM di Google, che sono usabili liberamente senza richiedere pagamenti di alcun genere. Il gruppo non ha tuttavia spiegato i motivi per cui ha preso questa decisione.

Quest'annuncio potrebbe cambiare alcune cose. Opera e Mozilla, a causa del pericolo royalty, avevano annunciato il supporto al codec video open-source Ogg Theora. Dato che le carte in tavola sono cambiate, le due aziende potrebbe cambiare idea e far sì che Firefox e Opera si uniscano a Internet Explorer 9, Safari 5 e Chrome, tutti browser che supportano lo standard. H.264 potrebbe infine diventare il formato video standard per HTML5.