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Hard disk più cari e i produttori fanno incassi da record

Seagate e Western Digital hanno presentato i conti trimestrali e annuali. Le due aziende, toccate dall'alluvione thailandese dell'autunno 2011, macinano risultati ottimi, nonostante vendano meno rispetto all'anno passato.

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Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

@Tom's Hardware Italia

Pubblicato il 31/07/2012 alle 08:13 - Aggiornato il 15/03/2015 alle 01:42
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Western Digital è il primo produttore di hard disk al mondo, con 71 milioni di unità distribuite nell'ultimo trimestre, mentre Seagate si è fermata a quota 66 milioni. Entrambe le aziende hanno fatto segnare risultati finanziari molto buoni, grazie a una situazione che vede prezzi più alti di quelli precedenti all'alluvione thailandese dell'autunno 2011, che aveva danneggiato diversi stabilimenti.

La situazioni oggi è migliorata e lo dimostrano i conti. Seagate ha un fatturato di 4,48 miliardi di dollari, in crescita del 57% rispetto ai 2,86 miliardi dell'anno passato (periodo aprile-giugno). L'azienda ha realizzato un utile di 1,01 miliardi di dollari (2,37 dollari per azione), dieci volte più alto dei 119 milioni (27 centesimi per azione) dell'anno passato. Il margine lordo si è attestato al 33,1%.

Risultati che nonostante tutto hanno deluso le aspettative del gotha di Wall Street, che si aspettava un fatturato di 4,55 miliardi di dollari e un utile per azione di 2,5 dollari. L'azienda nelle scorse settimane aveva però annunciato che avrebbe disatteso le previsioni originarie, a causa della velocità con cui la concorrenza si sta riprendendo dai problemi post-alluvione e per via di qualche intoppo nella catena dei fornitori.

Questo non ha però impedito a Seagate di chiudere l'anno con un fatturato di 14,94 miliardi di dollari e un utile di 2,86 miliardi, risultati decisamente più alti dei 10,97 miliardi e 511 milioni fatti registrare l'anno passato. Il margine lordo per l'intero anno si è attestato invece al 31,4%.

I dati, per quanto buoni, non mascherano quello che nel lungo periodo potrebbe rappresentare un problema: l'andamento nel mercato SSD. L'azienda non ha sfondato con la linea Pulsar, e per questo  Gary Gentry tornerà nel ruolo di vicepresidente senior dell'unità SSD - aveva lasciato Seagate nel 2005.

Gentry ha lavorato come capo della divisione SSD enterprise di Micron, che molti conosceranno per la divisione commerciale Crucial, oltre che per Spansion Corporation, Storage Genetics, Maxtor e come consulente di Hitachi GST. Insomma una persona di sicura esperienza. L'azienda ha inoltre dichiarato che è interessata ad acquistare un produttore di SSD che abbia una quota rilevante nel mercato enterprise. Si è fatto il nome di OCZ Technology, e alcuni siti hanno riportato che l'operazione è da ritenersi conclusa.

Per quanto riguarda la rivale Western Digital, l'ultimo trimestre fiscale si è concluso con numeri record, grazie a un fatturato di 4,8 miliardi e un utile netto di 745 milioni di dollari (2,87 dollari per azione). Questi dati consentono all'azienda di registrare un fatturato di 12,5 miliardi di dollari e un utile netto di 1,6 miliardi di dollari per quanto riguarda l'intero anno. Si tratta di valori ben più elevati rispetto ai 9,5 miliardi e i 726 milioni di dollari dell'anno passato.

L'anno si è chiuso con 201,5 milioni di hard disk consegnati, contro i 206,5 milioni dell'anno passato. Si sono quindi vendute meno unità, ma i conti sono cresciuti, a conferma dei prezzi generalmente più elevati, su cui (forse) le due aziende ci stanno marciando un po' troppo come indicato da più parti nel corso degli ultimi mesi. Da segnalare, come indicato in un PDF distribuito dall'azienda, che negli ultimi due trimestri WD ha venduto più hard disk per notebook che per sistemi desktop.

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