HDCP liberato, arrivano i lettori Blu-ray pirata?

È comparsa in rete la chiave per la decodifica della protezione HDCP, presente su lettori, televisori e altro per controllare la legittimità dei contenuti. Si potrebbe usare per creare lettori "pirata", ma è un'ipotesi poco probabile.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Il sistema HDCP, che protegge il diritto d'autore su lettori Blu-ray, set-top box, televisori, sistemi surround e altro, è stato violato. O almeno minacciato. Da qualche giorno infatti in rete è comparso il "codice master", cioè quello presente sui dispositivi e che serve a far funzionare il sistema.

Intel

Questo codice master viene, per esempio, inserito su un lettore Blu-ray, per renderlo capace di riprodurre contenuti protetti e allo stesso tempo prevenire la riproduzione di copie pirata. Un film protetto dal sistema HDCP si può riprodurre solo se tutti i dispositivi usati (lettore, televisore, amplificatore) supportano lo standard e contengono quindi il codice master.

La diffusione di questo "passepartout" è stata confermata da Intel, che detiene le licenze e ne controlla l'uso. L'azienda di Santa Clara però non sembra preoccupata. "Sembra effettivamente una chiave master", ha infatti detto Tom Walder di Intel, che aggiunge "abbiamo verificato che si potrebbero creare dispositivi capaci di aggirare le protezioni esistenti", di fatto facilitando la pirateria.

Una possibilità piuttosto remota però, perché per sfruttare questa chiave sarebbe necessario integrarla in un microchip, e poi usarlo per creare dispositivi capaci di riprodurre contenuti pirata. A Intel, in effetti, basterà tenere gli occhi aperti per evitare che prodotti del genere si diffondano.

DRM, alcuni lo difendono, altri lo odiano. Fumetto di xkcd.com

L'alternativa sarebbe sostituire la chiave, ma questo imporrebbe un aggiornamento di tutti i dispositivi in commercio, che altrimenti da un giorno all'altro perderebbero la capacità di gestire contenuti protetti. Probabilmente una via impossibile da seguire.

Resta lo smacco, perché la diffusione della chiave si può imputare solo a qualcuno che lavora all'interno del settore. Qualcuno che adesso certamente è al centro dei pensieri di molti, a Santa Clara.

Intel in ogni caso ostenta sicurezza. "L'HDCP resta un metodo efficace per proteggere l'intrattenimento digitale. Si affida ad accordi di licenza per assicurarsi che l'implementazione sia fatta in modo appropriato, e ci sono strumenti legali disponibili nei casi in cui non lo sia".

Insomma, chi ha il codice in mano è invitato a usarlo, se vuole incontrare di persona gli avvocati di Intel e quelli di Hollywood.