I robot sono pronti a mettere chip nei cervelli umani

Neuralink di Elon Musk è pronta ad installare il suo impianto BCI neo primi soggetti umani: l'operazione sarà svolta da un robot.

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a cura di Marco Pedrani

Managing Editor

Dopo la ricerca di volontari di circa un mese fa, ora Neuralink sembra pronta per dare il via all’impianto di chip cerebrali: secondo quanto riporta Bloomberg non c’è ancora una data precisa, ma non dovrebbe mancare molto. Potreste pensare che a eseguire l’intervento sarà un neurochirurgo specializzato, ma non è così: l’impianto verrà inserito da un robot chirurgo personalizzato.

C’è da dire che Neuralink non ha ancora trovato il suo candidato ideale, una persona sotto i 40 anni con tutti i quattro arti paralizzati. Forse perché i rapporti più recenti sulle prime fasi degli esperimenti, eseguiti sulle scimmie, hanno messo in luce evidenti segni di stress nei primati, seguiti da tentativi di autolesionismo, sviluppo di gravi malattie o addirittura morte dopo l’impianto.

Neuralink ha già rassicurato il pubblico, sottolineando che si tratta di episodi avvenuti nelle primisse fasi di test; a fare eco all’azienda è Ashlee Vance, autrice della biografia di Elon Musk, che dopo aver visitato la struttura di Freemont ha affermato che gli animali ora sono in buona salute.

Gli incidenti emersi in passato, sempre secondo quanto raccontato da Bloomberg, sarebbero da imputare a errori umani, non ha problemi dell’impianto Neuralink. Questo dettaglio rende l’uso di un robot un’ottima notizia, dal momento che, a differenza di una persona, non può sbagliare se correttamente programmato e manovrato.

Sulla questione è intervenuta anche Shivon Zilis, direttore dei progetti speciali di Neuralink e madre di due figli di Musk, con una battuta in riferimento a Starship di SpaceX, che sottolinea gli sforzi che l’azienda sta facendo: "Non possiamo far esplodere i primi tre. In questo ambito, questa non è un’opzione”.