IA meglio dei manager umani? l'idea piace

Da una ricerca condotta da Oracle e Future Workplace è emerso che negli Emirati Arabi Uniti la fiducia nell'uso delle IA in ambito lavorativo è molto alto, addirittura sono preferite ai manager umani in tutti quegli ambiti dove si pensa che un approccio emotivo non sia indispensabile.

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a cura di Alessandro Crea

IA al posto dei manager umani? Perché no, l'idea non dispiace a gran parte dei lavoratori mondiali. È quanto è emerso dalla ricerca "AI at work" effettuata da Oracle in collaborazione con Future Workplace, basata sulle interviste a ‎8.370 tra dipendenti, manager e responsabili delle risorse umane in 10 Paesi. A quanto pare insomma, ‎contrariamente alle comuni paure su come robot e intelligenze artificiali impatteranno sul mondo del lavoro, i leader di tutto il mondo si stanno muovendo sempre più in direzione di una maggiore adozione dell'intelligenza artificiale e dei robot al lavoro e molti stanno accogliendo il cambiamento con ottimismo.

La maggioranza (65%) dei lavoratori è ottimista, entusiasta e grata di avere colleghi robot e quasi un quarto riferisce di avere un rapporto molto positivo e gratificante con l'AI sul posto di lavoro. I lavoratori più entusiasti di questa nuova evoluzione sono gli indiani (60%) e i cinesi (56%), seguiti da quelli degli Emirati Arabi Uniti (44%), Singapore (41%), Brasile (32%), Australia/Nuova Zelanda (26%), Giappone (25%), Stati Uniti (22%), Regno Unito (20%) e Francia (8%). Gli uomini, infine, hanno una visione più positiva dell'AI (32%) rispetto alle donne (23%).

I primi tre compiti in cui i manager sono considerati migliori dei robot riguardano la comprensione dei loro sentimenti (45%), la formazione (33%) e la creazione di una cultura del lavoro (29%). Tuttavia la maggioranza degli intervistati (82%) crede che l'IA sia più brava di un essere umano nel fornire informazioni imparziali (26%), rispettare i programmi di lavoro (34%), risolvere i problemi (29%) e gestire i budget (26%).

La crescente adozione dell’intelligenza artificiale sul posto di lavoro sta anche avendo un impatto significativo sul modo in cui i dipendenti interagiscono con i loro manager, con una conseguente evoluzione del ruolo tradizionale dei team HR e del manager stesso. Il 64% delle persone si fiderebbe di un robot più del proprio manager e la metà si è rivolta a un robot invece che al proprio manager per una consulenza. I lavoratori in India (89%) e Cina (88%) hanno maggior fiducia nei robot rispetto ai loro manager, seguiti da Singapore (83%), Brasile (78%), Giappone (76%), Emirati Arabi Uniti (74%), Australia/Nuova Zelanda (58%), Stati Uniti (57%), Regno Unito (54%) e Francia (56%).

"Negli ultimi due anni abbiamo rilevato un maggior ottimismo da parte dei lavoratori a seguito dell’adozione dell'IA sul posto di lavoro, risorse umane in primis. Lo studio del 2019 dimostra che l'AI sta ridefinendo non solo la relazione tra lavoratore e manager, ma anche il ruolo di un manager all’interno di un ambiente di lavoro basato sull’intelligenza artificiale", ha sottolineato Dan Schawbel, Research Director di Future Workplace. "In base ai risultati, i manager manterranno un ruolo rilevante anche in futuro se si concentrano sul lato umano e sull'utilizzo delle loro competenze trasversali, lasciando quelle tecniche e le attività di routine ai robot".