IBM indagata dall'antitrust, zampino Microsoft

Microsoft e Oracle hanno spinto il Dipartimento di Giustizia statunitense a indagare su IBM

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a cura di Dario D'Elia

IBM è finita nelle maglie dell'antitrust statunitense. Il Dipartimento di Giustizia ha avviato un'indagine su IBM per fare chiarezza sugli abusi dovuti al suo presunto monopolio nel mercato mainframe. La denuncia è partita dalla Computer and Communications Industry Association, di cui fanno parte le avversarie Microsoft e Oracle.

In pratica, IBM si sarebbe rifiutata di concedere in licenza il proprio software per mainframe - che è quasi uno standard, o comunque un punto di riferimento del segmento. Allo stesso tempo l'azienda statunitense avrebbe cercato in ogni modo - secondo i concorrenti - di ostacolare la vendita di prodotti avversari a basso costo.

Andrew I. Gavil, docente di Legge alla Howard University, ha dichiarato al New York Times che la scelta di non concedere in licenza le proprie tecnologie, non è sufficiente per imbastire una causa governativa antitrust. È invece probabile che il Dipartimento di Giustizia stia cercando di capire se siano state usate altre tattiche anticompetitive.

A prescindere dall'esito dell'indagine, gli analisti sono comunque convinti che il dominio di IBM nel mercato mainframe sia ulteriormente vantaggioso poiché permette di avere accesso ai dati confidenziali dei clienti.