Il 2023 è stato un anno terribile per il mercato dei televisori, ma non per tutti i produttori

Il mercato dei televisori in Italia nel 2023 è stato un disastro, ma il 2024 dovrebbe arrestare il trend negativo e portare televisori più grandi e costosi

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a cura di Giancarlo Calzetta

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Iniziamo subito con il botto: il mercato dei televisori in Italia nel 2023 è stato un disastro. Rispetto al 2022, le vendite sono calate del 30% circa sia in termini di valore, sia in termini di unità vendute.  Un terremoto che ha scosso i magazzini di quasi tutti i produttori.

Di questo desolante scenario parliamo con Gianluca Di Pietro, CEO di Hisense Italia, che vanta una conoscenza profonda del mercato italiano maturata in più di due decenni di esperienza nei settori dell’elettronica di consumo.

“I dati dello scorso anno” – dice di Pietro – “mettono in evidenza come il mercato sia stato molto difficile, con un paio di marchi che hanno più o meno retto l’onda d’urto, pochissimi che sono cresciuti e alcuni che hanno abbandonato la lotta”.

Questa suddivisione generica ha una chiara connotazione geografica: i produttori coreani hanno tenuto, quelli giapponesi hanno subito un grande declino nelle vendite e quelli cinesi sono cresciuti. Uno di questi è cresciuto molto, del 30%, ed è proprio Hisense.

Perché questa controtendenza? “Innanzitutto,” – dice Di Pietro – “il marchio sta crescendo molto bene nei confronti dei consumatori che adesso lo riconoscono come una valida alternativa agli altri.  Inoltre, la qualità dei prodotti è molto alta, sia da un punto di vista di pannello, sia di design. Infine, c’è una componente economica: il momento è complicato. Negli ultimi tre anni abbiamo avuto una inflazione elevata, mentre gli stipendi sono cresciuti poco.”

A parziale riprova di quanto affermato da Di Pietro, c’è la differenza tra quello che è accaduto in Europa e in Italia. Mentre il mercato dei televisori a livello continentale è in flessione del 5% circa, in Italia abbiamo visto un decremento sei volte più grande.

“L’attenzione al giusto posizionamento dei prodotti,” – continua Di Pietro – “è stato quindi essenziale per il successo della proposta di Hisense, cercando di rappresentare in ogni fascia la miglior proposta qualità/prezzo. Tutto questo mentre nel 2023 si è vista anche per la prima volta una nostra offerta per i grandi polliciaggi con la presentazione dello schermo da 100 pollici.”

Una strategia molto efficace che si basa su di una efficace lettura dello scenario internazionale da parte della casa madre e del mercato italiano da parte del team nostrano che sta funzionando anche in questi primi mesi del 2024.

Cosa accadrà quest’anno?

Nel 2024 gli operatori sperano che il mercato possa riprendersi dalla batosta dello scorso, se non altro fermando il trend di discesa e, magari, migliorando un po’ la redditività alzando il prezzo medio dei prodotti venduti anche se, purtroppo, non mancano elementi di criticità.

“Durante quest’anno” – dice Di Pietro – “vedremo una crescita della dimensione media dei TV venduti perché i produttori stanno immettendo sul mercato pannelli sempre più grandi. Inoltre, la battaglia del QLED che ha caratterizzato gli anni passati si sposterà su tecnologie diverse, in primis quella dei miniLED, e quindi si dovrebbero vedere dei prezzi di vendita medi un po’ più elevati anche se il mercato resterà abbastanza coerente a quello visto nel 2023”.

Ovviamente, tutte queste previsioni dovranno misurarsi con le sfide che l’attuale situazione geo-politica sta maturando, tra blocchi e rallentamenti delle merci in transito nel Mar Rosso, limitazioni degli approvvigionamenti dalla Cina e conseguenze delle guerre in Russia e Medio Oriente.

Non solo televisori: i proiettori fanno molto bene

Approfittando dell’occasione di questa intervista, abbiamo fatto anche una breve divagazione nel mondo dei videoproiettori.

“Dopo degli anni difficili” – ci dice Di Pietro – “la nostra gamma di video proiettori ha iniziato ad affermarsi e oggi sta andando molto bene. Le soddisfazioni, però, sono arrivate lontano dalle catene dei negozi di elettronica di consumo”.

A quanto pare, infatti, sebbene le catene facciano molto bene nella vendita dei televisori, per prodotti di un certo rango come i videoproiettori laser a raggio corto funziona molto meglio un approccio mirato al “prosumer”, ovvero al consumatore evoluto ed esigente che preferisce trattare con personale specializzato invece che personale di vendita multiprodotto.

Le filosofie di vendita, assistenza e installazione, infatti, sono poco affini a quelle che si trovano nelle grandi catene e sebbene il successo di questi prodotti adesso stia trainando un po’ le vendite anche in questi canali, chi vuole un videoproiettore di grande polliciaggio (100/110 pollici) preferisce per lo più comprarlo da negozi specializzati.