Il PdL ha una proposta di legge per l'Agenda Digitale

Il PdL ha svelato una proposta di legge per lo sviluppo digitale del paese. Mette da parte banda larga e diritto d'autore perché se ne sta occupando il Governo, ma rilancia sulle start-up, incentivi fiscali per le imprese innovative, migliori servizi online per i cittadini e superamento del divario culturale.

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a cura di Dario D'Elia

Il PdL ha presentato una proposta di legge per la realizzazione dell'Agenda Digitale italiana. Si tratta di una serie di proposte, a iniziativa degli onorevoli Alfano, Brunetta, Romani, Stanca e altri, che dovrebbero agevolare il processo di sviluppo digitale del paese

"Volutamente la proposta di legge non prende in esame due aspetti molto importanti per lo sviluppo dell'economia digitale: la banda larga e la protezione del diritto d'autore. Sul primo tema il Governo sta effettuando una ricognizione per vedere esattamente quale sia lo stato reale delle connessioni nel Paese: ha già previsto un piano per le regioni del sud e sta monitorando le agende digitali regionali, dove presenti", si legge nel documento. 

"Il tema del diritto d'autore è meritevole di un provvedimento a se stante, unitamente però all'applicazione delle leggi vigenti e, anche in questo caso, allo sviluppo di tecnologie e di imprese che offrano contenuti culturali digitali, tema che invece è sviluppato dalla presente proposta di legge".

Il Segretario PdL Alfano

Ecco quindi la scelta di concentrarsi su alcuni punti:

  • sostegno al venture capital dedicato alle startup innovative 
  • misure di semplificazione e incentivi fiscali per le imprese innovative
  • norme per il superamento del divario culturale
  • norme per lo sviluppo dell'inclusione digitale (dei disabili e delle categorie svantaggiate)
  • migliori servizi online per i cittadini (open data per la PA, assunzione esperti IT, etc.)

L'Associazione di categoria dell'industria dei videogiochi (AESVI) è convinta che le agevolazione fiscali proposte dal PdL sarebbero vantaggiose per il settore. "Nella proposta di legge sono, infatti, previste alcune importanti misure di sostegno fiscale a favore del comparto, come credito d'imposta e detrazione degli utili reinvestiti per la produzione di videogiochi da parte di imprese italiane, oltre che credito d'imposta per la distribuzione di videogiochi realizzati sul territorio italiano, per gli investimenti di venture capital dedicati alle imprese del settore e per progetti di ricerca realizzati in collaborazione con Università o enti pubblici di ricerca", si legge nel comunicato AESVI.

"La proposta di legge arriva in un momento storico in cui diversi paesi europei stanno iniziando a riconoscere nell'industria dell'intrattenimento interattivo uno dei pilastri su cui investire per lo sviluppo dell'innovazione e dell'economia digitale".

Onorevole Brunetta

Da rilevare poi la proposta di creare presso il Consiglio dei ministri la Consulta permanente per l'innovazione, un organismo consultivo permanente per favorire la realizzazione dell'Agenda digitale nazionale, e una Commissione parlamentare per l'innovazione digitale.

Il costo dell'operazione dovrebbe essere di 300 milioni di euro per gli anni 2012, 2013 e 2014. Secondo la proposta di legge si potrebbero ottenere "mediante riduzione lineare delle dotazioni finanziarie" di ciascun Ministero escludendo "il Fondo per il finanziamento ordinario per le università, il Fondo unico per lo spettacolo [...], le risorse destinate alla ricerca, all'istruzione scolastica e al finanziamento del cinque per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche, nonché quelle destinate alla manutenzione e alla conservazione dei beni culturali".

Intanto proprio ieri il Ministro per lo Sviluppo economico, Corrado Passera, intervenendo all'Italian Digital Agenda Annual Forum di Confindustria Digitale ha ribadito l'impegno del Governo su questo fronte. 

"Ci siamo presi un impegno: i progetti sono tanti e articolati. Ci sono da recuperare i ritardi accumulati dall'Italia in alcuni settori ma non dimentichiamoci che non siamo dietro a nessuno in quanto a iniziative. Abbiamo creato una squadra stabile e probabilmente aggiungeremo una struttura di coordinamento di tutti i progetti. Ci sono troppe agenzie e dobbiamo avere il coraggio di superare il passato", ha dichiarato il Ministro.

Il provvedimento legislativo firmato Monti che conterrà le norme per lo sviluppo dell'Agenda digitale è previsto infatti per giugno. L'auspicio è che sia il più possibile condiviso.