Il trio: contenuti, tecnologia, consumatori

L'attacco di Steve Jobs ai DRM, tecnologia che impedisce la fruizione libera dei contenuti multimediali, va letto nella giusta ottica. Apple potrebbe attrarre anche altri nomi al proprio fianco in questa battaglia. Che una volta tanto, vede come centrali i diritti del consumatore.

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a cura di Tom's Hardware

Il trio: contenuti, tecnologia, consumatori

Quello che serve per creare una via più conveniente per acquistare e consumare contenuti digitali è un triangolo di odio e amore tra detentori dei contenuti, aziende tecnologiche e consumatori.

I consumatori devono mostrarsi pronti a pagare per i contenuti digitali. Le aziende tecnologiche devono considerare questo trend come una delle ragioni chiave per gli utenti per acquistare nuovi prodotti; di riflesso le Intel o le Microsoft di questo settore, diventeranno altamente dipendenti dalla crescita della disponibilità di musica e video online.

In qualche modo, le aziende tecnologiche agiscono da mediatori tra consumatori e industria: da una parte, le aziende tecnologiche hanno bisogno di pubblicizzare i contenuti con meno DRM possibili per attrarre nuovi consumatori: dall'altro senza una forte protezione dei contenuti, non possono convincere l'industria a rendere i contenuti disponibili per i consumatori.

Tuttavia sembra che la posizione migliore sia quella delle aziende tecnologiche, spostando il gioco su un solo versante: il contenuto è il re. I detentori dei contenuti in questo momento hanno il coltello dalla parte del manico e devono dire cosa vada sotto DRM e cosa no. L'industria tecnologia deve capire che l'industria musicale e le aziende tecnologiche individuali non sono disposte a rischiare le loro fragili relazioni con i detentori dei contenuti.

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