Un ambiente in evoluzione

L'attacco di Steve Jobs ai DRM, tecnologia che impedisce la fruizione libera dei contenuti multimediali, va letto nella giusta ottica. Apple potrebbe attrarre anche altri nomi al proprio fianco in questa battaglia. Che una volta tanto, vede come centrali i diritti del consumatore.

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a cura di Tom's Hardware

Un ambiente in evoluzione

C'è un'azienda IT che ha fatto molta strada nell'elettronica di consumo ed è cresciuta grazie alla convergenza di computer facili da usare e lettori multimediali portatili adatti a chiunque: Apple. Oltre a tutto quello che abbiamo detto pocanzi, Apple sta iniziando a diventare meno dipendente dell'industria musicale rispetto a quando l'industria non lo sia da Apple. iTunes potrebbe anche contare solo sul 10% di tutta la musica digitale venduta, ma il servizio rappresenta la piattaforma di distribuzione dominante e influenza il trend futuro - più di ogni altro prodotto in questo segmento.

Ma Apple è conscia che ci sono barriere nella crescita - barriere che sono responsabili del fatto che la media di proprietari degli iPod ha comprato solo 22 canzoni da iTunes. Nella sua lettera aperta, Steve Jobs indica che la protezione di copia è una barriera alla crescita e quello che è rimarcabile, è il fatto che si separa da quelli che è lo scenario generalmente accettato e apre questioni sul valore dei DRM. Improvvisamente diventa chiaro che Jobs e Apple potrebbero essere abbastanza forti da intraprendere iniziative contro i DRM o almeno, verso DRM più coscienziosi di quelli attuali.

Il "Pensiero sulla Musica" di Jobs sembra più di una semplice collezione di idee pubblicate sul sito di Apple. Sono uno sguardo alla realtà e una sveglia per la musica e per l'industria IT. Il tempo ci dirà se Apple farà un'altra mossa nel gioco che finalmente potrebbe bilanciare il triangolo tra detentori dei contenuti, fornitori di tecnologie e consumatori.

Tenete d'occhio questo argomento . Da un punto di vista del consumatore, le parole di Jobs sono una delle mosse più importanti viste in diversi anni. Forse potremmo vedere altre aziende schierarsi con Apple in uno sforzo senza precedenti. Tutti possono vivere senza DRM. Persino l'industria musicale.