In Italia si vendono un sacco di PC, l'Europa sorride

I dati Context sulle vendite di computer nel secondo trimestre fanno emergere un mercato in ripresa rispetto allo scorso anno. I consumatori italiani sono protagonisti negli acquisti.

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a cura di Manolo De Agostini

Le vendite di PC in Europa nel secondo trimestre, secondo dati Context, hanno fatto segnare una crescita del 10 percento rispetto allo scorso anno (i dati riguardano 14 stati). L'incremento è stato inferiore rispetto al 15,7 percento del primo trimestre. Il fatturato generale dei tre mesi in esame è cresciuto dell'11,9 percento rispetto allo scorso anno. Gran parte di questo dato è figlio di un aumento del prezzo dei PC, passati da una media di 443,84 euro del primo trimestre a 457,37 euro del secondo trimestre.

I prezzi, a quanto pare, sono saliti a causa della presentazioni di PC all-in-one più potenti e dal costo elevato, l'aumento degli acquisti di notebook nel settore business e la debolezza dell'euro. Le vendite di PC desktop sono cresciute del 9,1 percento, mentre quelle di notebook del 9,4 percento. I tablet PC hanno fatto segnare un +257 percento per via del debutto dell'iPad. I netbook hanno rallentato la loro corsa, con un incremento delle vendite "solo" del 14,1 percento. Secondo Context il mercato netbook è maturo e la mania dei tablet ha contribuito alla riduzione delle vendite.

Per quanto riguarda gli Stati, la Germania è leader con una crescita delle vendite del 36,8 percento. Italia e Regno Unito ha fatto segnare un +15,6 percento. A seguire Francia (+8,1 percento) e Spagna (+0,2 percento). C'è anche chi invece, come la Danimarca, ha visto crollare il mercato del 20 percento.