Intel in soccorso di Stephen Hawking: diritto di parola

Stephen Hawking non riesce più a comunicare bene con il mondo. La malattia degenerativa che lo affligge e un apparato tecnologico non più adeguato gli permettono di esprimere una parola al minuto mediante un sistema di sintetizzazione vocale. Intel sta lavorando per trovare una soluzione.

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a cura di Manolo De Agostini

Un obiettivo: "ridare voce" a Stephen Hawking. Intel sta lavorando per permettere al noto fisico britannico di continuare a comunicare con il mondo. Hawking è vittima di una malattia degenerativa, che alcuni identificano nel morbo di Lou Gehrig (o sclerosi laterale amiotrofica, SLA) altri in atrofia muscolare progressiva. C'è un dibattito da anni, in materia.

A ogni modo il fisico si trova da decenni su una sieda a rotelle motorizzata, ed è ormai quasi completamente paralizzato. Dal 1985 non può parlare a causa di una tracheotomia e il peggiorare della malattia ha costretto Hawking a comunicare con un sistema tecnologico specifico, composto da un sensore a infrarossi collegato agli occhiali che traduce i movimenti (minimi) della guancia destra in parole emesse da un sintetizzatore vocale.

Purtroppo la malattia non regredisce ma evolve, e i nervi facciali del fisico britannico si sono deteriorati a tal punto che il sistema funziona in modo meno efficiente rispetto al passato, e i familiari affermano che la velocità con cui emette una parola è rallentata a circa una al minuto.

Per questo motivo è entrata in campo Intel, che tramite Justin Rattner ha confermato di avere un team al lavoro per permette a Hawking di comunicare più velocemente. Un lavoro che a nostro giudizio non va sottovalutato, perché potrebbe dare frutti anche in altri casi di malattie simili, oltre che a consentire a Intel di lavorare su tecnologie che forse, in futuro, potranno essere adattate anche ad ambiti più comuni.

"Questo è un progetto di ricerca", ha dichiarato Rattner a The Associated Press, sottolineando che per ora il team ha raccolto dati per nuovi studi. Tra le tecnologie prese in esame il tracciamento del movimento oculare (eye tracking) e soluzioni basate su onde cerebrali

Rattner ritiene tuttavia che la migliore soluzione sia impiegare telecamere HD in grado di captare leggerissimi movimenti, così da tradurli in parole. Intel non è la prima volta che lavora con Hawking. Negli anni passati ha aggiornato il suo software vocale e ha connesso a Internet il computer montato sulla carrozzina del fisico.