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a cura di Dario D'Elia

A cosa servirà la 5G? Intel, pensando ai consumatori finali e all'industria dei media, è certa che rivoluzionerà il settore streaming video e televisivo. Insomma, saremo destinati a fruire sempre di più di film, serie TV ed eventi live a una risoluzione altissima (4K) e senza interruzioni di servizio.

"5G Economics of Entertainment Report", realizzato da Ovum per Intel, stima che l'intera industria globale dei media in una sola decade grazie a questo salto evolutivo incrementerà il suo business di 1300 miliardi di dollari. Complessivamente per il periodo 2019-2028 si calcola considerando tutto il settore wireless ben 3000 miliardi di dollari.

Intel 5G Study

"La 5G inevitabilmente scuoterà il panorama dei media e dell'intrattenimento. Sarà un grande vantaggio competitivo se le aziende si adegueranno. In caso contrario, rischieranno il fallimento o addirittura l'estinzione. Questa ondata di trasformazione 5G non sarà alla portata di ogni singola industria, e ora è certamente il momento in cui tutti i responsabili delle decisioni aziendali si chiedano: la tua azienda è pronta per il 5G?", ha dichiarato Jonathan Wood, direttore generale di Business Development & Partnerships, 5G Next Generation e Standard di Intel.

5g

Il futuro 5G

Intel ricorda che la 5G si contraddistingue per una bassa latenza (meno di 10 ms), altissima banda passante (teoricamente 10 Gbps), la possibilità di creare una rete di miliardi di dispositivi e "abbracciare" il cloud. Insomma, una sorta di universo dove l'hardware non è più un limite ai servizi, bensì una base di partenza. Un esempio che rende l'idea è quello dello streaming gaming: ti connetti con un dispositivo privo di potenza di calcolo e affidi tutto a una realtà remota più performante che sopperisce a ogni esigenza.

intel

Sul fronte video è evidente che non solo è prevedibile la domanda, ma c'è un potenziale di servizi ancora tutto da esplorare come ad esempio la realtà aumentata, realtà virtuale e nuove forme di pubblicità. Non solo maggiore interattività ma anche una reale fruizione ubiqua che non discrimina i dispositivi. Oggi vi sono ancora troppe variabili che incidono sull'esperienza finale: piattaforme, marchi, codec, differenze qualitative nei servizi di connessione, etc.

"La grande domanda è: cosa non verrà influenzato o travolto dalla 5G? La rete wireless di prossima generazione alimenterà diverse innovazioni digitali, dall'informatizzazione degli oggetti fisici all'intelligenza artificiale, inaugurando un nuovo entusiasmante mondo a cui i leader aziendali e le nazioni avranno bisogno di prepararsi", ha sottolineato Ed Barton, chief analyst della Entertainment Practice, Ovum.

2020

Nel 2020

Si parla spesso di date, immaginando il 2020/2021 come il periodo dello sbarco sul mercato italiano. I primi smartphone dovrebbero essere disponibili entro fine anno, mentre le linee PC con supporto 5G sono attese dalla metà del 2019.

In verità alcuni Paesi sono più avanti e altri in maggiore ritardo, ma l'indagine di Ovum conferma comunque per il 2025 una certa maturità diffusa che consentirà alla 5G di valere il 57% dell'intero mercato wireless media. La media mensile di traffico 5G generata dai clienti passerà dagli 11,7 GB del 2019 a circa 84,4 GB del 2028 - quando il solo video rappresenterà il 90% di tutto il traffico 5G.

2022 intel

Nel 2022

Le reti 3G e 4G continueranno a esistere ma non saranno in grado (teoricamente) di fornire analoghi servizi. Ovviamente gli operatori potranno approfittarne, confezionando campagne marketing ad hoc per favorire la diffusione degli abbonamenti 5G. Da ricordare che realtà come Netflix o Spotify sul fronte mobile senza la 4G avrebbero avuto maggiori difficoltà di espansione.

Non a caso la cosiddetta realtà immersiva e le nuove applicazioni media, oggi dal valore economico pressoché inesistente, dal 2028 dovrebbero generare più di 67 miliardi di dollari nel mondo - praticamente l'attuale valore congiunto di video, musica e videogiochi.