Intel sta lavorando a un visore di realtà aumentata?

Intel sarebbe impegnata nello sviluppo di un visore di realtà aumentata basato su tecnologia RealSense. L'indiscrezione è stata pubblicata dal Wall Street Journal.

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a cura di Manolo De Agostini

La realtà virtuale/aumentata rappresenta la tecnologia su cui si sfideranno i grandi colossi hi-tech nei prossimi anni e anche Intel, leader della produzione di microprocessori, vuole essere della partita. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal l'azienda statunitense sta "sviluppando un visore indossabile per fornire esperienze di realtà aumentata".

Al centro di questo progetto ci sarebbe la fotocamera 3D "RealSense", o un suo derivato/miglioramento. L'azienda l'ha già mostrata in diverse occasioni, ed è presente anche su alcuni prodotti, come il tablet Dell Venue 8 7000. RealSense permette di migliorare l'interazione con i PC, introducendo il controllo di azioni in giochi e applicazioni tramite gesti, ma ha anche capacità di rilevazione della profondità che consentono esperienze tutte nuove.

visore

L'obiettivo di Intel sarebbe quello di usare la tecnologia - probabilmente opportunamente modificata - per offrire una "realtà mista", in cui informazioni, immagini e altro sono sovrapposte al mondo reale tramite un dispositivo, come può essere un visore.

Da qualche anno Intel ha ampliato il suo raggio d'azione e dall'essere un semplice produttore di processori è cresciuta abbracciando il mondo dell'Internet of Things, dei maker, dei droni e non solo. Un'azione figlia della contrazione del mercato dei personal computer e dal dirottamento dei budget personali per l'acquisto di prodotti hi-tech verso altri lidi, il mobile (ambito in cui Intel è arrivata tardi e male) e non solo.

Probabilmente la strategia commerciale di Intel non la vedrà entrare nel settore in prima persona bensì svilupperà un visore (una piattaforma quindi) da mettere a disposizione di altre aziende. Achin Bhowmik, che sovrintende RealSense come vicepresidente e general manager del gruppo perceptual computing di Intel, non ha voluto commentare le indiscrezioni del WSJ, ma ha affermato che Intel crea tradizionalmente prototipi per prodotti come i portatili, al fine di persuadere i clienti a usare i propri componenti.

"Dobbiamo costruire un'esperienza completa prima di poter convincere l'ecosistema", ha sottolineato. Una conferma indiretta che qualcosa bolle in pentola? Forse e ci sono più ragioni per pensarlo. Creare una piattaforma di realtà aumentata convincente permetterebbe a Intel di mantenere il rapporto con i propri partner oltre il mondo PC, e anche di vendere non solo chip, ma anche altri tipi di componenti ad hoc che servono per questo genere di dispositivi.

intel realsense
Jim Parsons, conosciuto come lo Sheldon Cooper di The Big Bang Theory, ha collaborato con Intel per alcuni spot pubblicitari

Il Wall Street Journal sottolinea inoltre come la casa di Santa Clara abbia "acquistato almeno cinque aziende che lavorano sulla tecnologia di realtà aumentata e ha investito e in altre. Nel giugno dello scorso anno, per esempio, ha comprato Recon Instruments, i cui occhiali per appassionati di sport proiettano informazioni come mappe e distanze su un piccolo display vicino all'occhio destro di chi li indossa". Si stima che Intel abbia speso 300 - 500 milioni di dollari in questo settore. Inoltre, in passato, si è vociferato di un coinvolgimento di Intel, a livello di piattaforma, nell'headset Microsoft HoloLens. 

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