Ex Machina è molto probabilmente il miglior film incentrato sull'Intelligenza Artificiale mai realizzato, e per estensione quello dove la AI è rappresentata nel migliore dei modi. Da vedere assolutamente, anche se i ritmi e l'impianto scenico non sono certo per tutti i gusti. Caleb è uno scienziato geniale, che vive isolato dal mondo e lavora a una AI avanzatissima - l'isolamento è in effetti una misura di sicurezza. Invita a casa sua Nathan per usarlo come cartina tornasole nel suo ultimo esperimento. La sua AI, che ha il corpo e il viso di Ava (Alicia Vikander), mostrerà tuttavia di avere altri programmi.
Cosa è credibile: il film di Alex Garland è davvero eccellente. Caleb mette in piedi un contesto ideale per lo sviluppo di una AI, mantenendola isolata e sotto costante controllo. Ben realizzata anche la figura dello scienziato tanto brillante quanto tormentato e instabile. Ottima la svolta narrativa, quando Ava decide di agire con le sue capacità manipolatorie. Si può credere persino al "capriccio" di aver voluto dare ad Ava un corpo umanoide, che in effetti è un contenitore del tutto superfluo per una AI - ma sicuramente aiuta Caleb nel metterla alla prova con Oscar. Il corpo inoltre rappresenta un limite fisico nel quale la AI sembra costretta. Eccellente anche il rimando ai motori di ricerca come sistema di input e feedback.
Cosa non è credibile: il film sembra ambientato ai giorni nostri o al massimo in un futuro molto prossimo, ma siamo ancora molto lontani dall'avere hardware che abbia la potenza necessaria e possa stare allo stesso tempo nel nel piccolo corpo di Ava. Difficile da digerire, poi, che le misure di sicurezza approntate da Caleb, che dovrebbe essere espertissimo sul tema, abbiano le debolezze viste nel film.
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