Interfaccia: sì all'evoluzione, no alla rivoluzione
Chi si aspettava da Studio 9 un'interfaccia rivoluzionaria resterà deluso. Ciò nonostante Pinnacle ha cambiato un bel po' di dettagli, pur mantenendo la stessa struttura.
Tanto per cominciare è finalmente possibile visualizzare l'interfaccia utente a schermo intero, qualunque sia la risoluzione. Si tratta di un cambiamento importante; fino ad ora i proprietari di schermi (in particolare TFT) con risoluzione sopra i 1024 erano costretti o a ridurre la risoluzione o a mettere a rischio la propria vista. Per non menzionare il disappunto che deriva dal non potere sfruttare interamente un buon LCD da 17''. Lo strumento ideale continuava ad essere un 19'' LCD o 21'' CRT, con risoluzione a 1600 o 1280. Per coloro i quali amano usare due monitor, esiste la possibilita di vedere l'anteprima a schermo intero sul secondo schermo. E' sufficiente regolare le impostazioni della scheda grafica. La qualità che si ottiene non è niente di che, perché il sistema utilizza le risorse per l'editing, ma rende il lavoro più gradevole. Queste due innovazioni da sole basterebbero a giustificare un passaggio a Studio 9.
Pinnacle ha provveduto a fornire un look intonato con quello di WindowsXP. Si tratta solo di un trucchetto estetico, ma l'effetto è gradevole. L'unico vero cambiamento nell'ergonomia dell'interfaccia è l'icona degli strumenti sulla timeline; sostituisce le due icone delle precedenti versioni, meno evidenti. Il passaggio del cursore del mouse su un'icona provoca la comparsa di menù contestuali, per la modifica dell'immagine o del suono. Come dicevamo prima, queste finestre sostituiscono i clip disordinati e permettono l'accesso al taglio, montaggio, mixing, etc. Si tratta di una delle funzioni più importanti, ma sarà dura sfruttarla al meglio per i principianti. In pratica, il taglio del video comincia con un semplice doppio click, che richiama alcuni menù. Ci sono però mancati modi alternativi di accedere alle singole funzioni.
