Internet a 10 Gbps su rame, a chi serve la fibra ottica?

Bell Labs ha sviluppato una tecnologia per rendere le linee in rame più veloci.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Per navigare a 10 gigabit al secondo basta anche il rame, o almeno questo è quanto sono riusciti a fare gli specialisti dei Bell Labs. Gli scienziati hanno sviluppato una nuova tecnologia e l'hanno chiamata XG-Fast, dimostrando che non è sempre necessaria la fibra ottica per collegamenti superveloci.

XG-Fast è l'erede della tecnologia VDSL2, e serve a rendere più veloce il collegamento tra il cabinet e l'abitazione dell'utente finale. Se all'armadio arriva la fibra ottica con tecnologia FTTC (Fiber To The Cabinet), potenzialmente è possibile ottenere prestazioni molto alte senza aprire cantieri troppo onerosi.

A 70 metri dal cabinet, infatti, XG-Fast potrebbe rendere possibile 1 Gbps simmetrico su rame. Ovviamente lo stato del collegamento in rame influirà sulla velocità finale, ma se anche dovessimo accontentarci di 100 Mbps sarebbe già una specie di miracolo che si avvera.

L'ostacolo più significativo sta nella distanza, perché la tecnologia sviluppata da Bell-Labs soffre molto l'attenuazione; in altre parole, più si è lontani dal cabinet e meno prestazioni si avranno. L'ideale è stare a meno di 100 metri, ma purtroppo molti utenti italiani si trovano in realtà a chilometri dall'armadio più vicino.

Nelle città più grandi, se non altro, l'introduzione di XG-Fast dovrebbe portare a vantaggi rilevabili; ma non è il caso di aspettarsi cambiamenti nel breve periodo. Certo, diversi operatori stanno investendo e le connessioni veloci (da 20 a 100 Mbps) cominciano a diffondersi anche fuori dalle grandi città. Il cammino tuttavia è ancora molto lungo, e l'Italia resterà un paese "a banda stretta" ancora a lungo. Non sarà certo XG-Fast a darci la spinta che ci serve.