Internet Provider UE sotto ispezione, e spunta Megaupload

La Commissione UE sta indagando su presunti abusi di posizione dominante di alcune telco.

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a cura di Dario D'Elia

Deutsche Telekom, Orange e Telefonica da martedì sono oggetto di un'ispezione antitrust: si presumono abusi di posizione dominante. Al momento il comunicato ufficiale non fa esplicitamente nomi, ma gli uffici stampa dei tre grandi operatori europei si sono già esposti ammettendo il coinvolgimento.

Non è chiaro se siano coinvolti altri ex-monopolisti; per quanto riguarda il nostro paese Telecom Italia comunque pare estranea alla vicenda.

L'indagine è iniziata

I controlli nelle sedi sono iniziati il 9 luglio in collaborazione con i rappresentanti delle singole authority nazionali per le comunicazioni. La Commissione UE suppone che possano essere state violate le norme sul mercato (Article 102 of the Treaty on the Functioning of the European Union - TFEU). La prassi vuole che le ispezioni avvengano senza annuncio. Si tratta comunque di un passaggio preliminare che non presuppone colpevolezza certa e non pregiudica l'esito dell'indagine stessa.

"La Commissione rispetta i diritti di difesa, in particolare il diritto delle aziende di essere ascoltate nei procedimenti antitrust", si legge nella nota ufficiale. "Non vi è alcun termine di legge per completare le indagini sui comportamenti anticoncorrenziali. La loro durata dipende da una serie di fattori, tra cui la complessità di ogni singolo caso, la misura in cui le imprese interessate cooperano con la Commissione e l'esercizio dei diritti di difesa".

Sfugge ancora il tema preciso del contendere, ma c'è almeno un paragrafo piuttosto sibillino nella comunicazione ufficiale della Commissione. "La connettività Internet consente agli operatori di mercato (ad esempio i content provider) di connettersi alla rete in modo da poter fornire i loro servizi o prodotti al dettaglio. Questo servizio è cruciale per il funzionamento di Internet e per la capacità degli utenti finali di accedere a contenuti online con la necessaria qualità di servizio, indipendentemente dal luogo del fornitore".

In pratica, l'unico riferimento al mercato è quello dei content provider, ovvero i fornitori di servizi online e contenuti. Questo vuol dire che probabilmente si sta indagando su come gli operatori delle telecomunicazioni negli anni hanno gestito i rapporti con queste aziende e i loro prodotti.

Megaupload?!

LeFigaro si è spinto oltre e suppone che l'intera vicenda possa invece riguardare la querelle tra Cogent e gli operatori TLC europei. Nel settembre 2012 l'Antitrust francese ha riconosciuto il diritto di Orange (France Telecom) di domandare un bonus al provider Cogent per il traffico di interconnessione scambiato.

In pratica dopo aver siglato la partnership nel 2011 i francesi si sono resi conto che il rapporto di scambio con gli americani era di 1 a 13. Orange veicolava una barchetta di dati e Cogent una petroliera. Il motivo era semplice: Cogent era il partner prediletto di Megaupload.

L'Antitrust ha dato ragione al suo operatore nazionale, di fatto creando un precedente sul tema della neutralità della Rete. Cogent dopo la sconfitta si è rivolta alla Commissione Europea, e forse questa settimane ne abbiamo scoperto la prima conseguenza.