Italia patria degli smartphone, se ne vendono a palate

Il rapporto GFK Temax relativo al trimestre fra luglio e settembre sottolinea la passione degli italiani per i telefoni: il settore è in crescita del 35,8 percento trainato dalle vendite forti degli smartphone. Bene anche l'informatica, mentre fotografia e consumabili sono un bagno di sangue.

Avatar di Elena Re Garbagnati

a cura di Elena Re Garbagnati

Gli smartphone sono le locomotive del mercato italiano anche nel terzo trimestre, con un raddoppio del fatturato rispetto allo stesso periodo del 2011. Il dato di GFK Temax relativo allo Stivale non stupisce, anzi conferma una tendenza che ormai prosegue da tempo e che si accentuerà ulteriormente nel periodo natalizio, come d'abitudine.

Il valore del mercato della telefonia è cresciuto del 35,8% e ha al suo attivo un fatturato che supera il miliardo di euro. L'aumento in volumi riguarda i terminali di tutte le fasce di prezzo, anche se ad andare per la maggiore sono i modelli più economici. In notevole crescita anche i modelli dual SIM.

Vendite in Italia: chi va bene e chi va male

Nel periodo in esame però anche il settore informatico ha registrato un trend positivo (+6,2%), con un controvalore pari a circa 779 milioni di euro. Fra i mercati a cui GFK riconosce un andamento positivo c'è sorprendentemente anche quello dei notebook ultrasottili, che a quanto pare sono stati ben accolti dagli utenti professionali. Abbiamo contattato la società di ricerca per approfondire questa informazione: gli ultrabook sono una sottocategoria dei notebook che ha una percentuale molto piccola (circa il 6% attualmente), quindi per registrare un incremento delle vendite bastano pochi pezzi.

I dati pubblicati da GFK relativi al terzo trimestre 2012

In seconda analisi, il successo dei tablet per ora in Italia si applica solo marginalmente nell'ambito professionale, perché per la produttività i più continuano a preferire i computer. In questo scenario gli ultrasottili sono quelli che meglio conciliano l'esigenza di mobilità con quella della produttività. Ci si aspetta che Windows 8 cambi questi equilibri, ma ci vorrà del tempo perché le scelte di professionisti e piccole aziende in genere vengono soppesate con maggiore calma rispetto a quelle personali.

L'elettronica di consumo invece torna in flessione dopo avere ripreso fiato nel periodo fra aprile e giugno: il giro d'affari si è contratto del 6,1% fermandosi a circa 826 milioni di euro. Sono cresciute solo le vendite di decoder, che hanno beneficiato parzialmente dell'effetto switch-off al digitale terrestre. Vanno molto male infine il comparto della fotografia (-15,4%) e quello dei consumabili (-9%).