Kinect nello spazio per dirci quanto pesano gli astronauti

Lo scienziato italiano Carmelo Velardo ha progettato un sistema per eseguire il calcolo del peso degli astronauti usando Kinect di Microsoft. Questo nuovo impianto permetterebbe di risparmiare energia elettrica rispetto al sistema usato attualmente, basato su un sistema a molle oscillanti.

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a cura di Simone Raimondi

Il Kinect di Microsoft potrebbe servire per pesare gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale. È Carmelo Velardo, uno scienziato italiano affiliato all'ente di ricerca Eurecom, ad aver pensato a questo nuovo uso della periferica insieme all'Istituto Italiano di Tecnologia di Torino (Center for Space Human Robotics). A collaborare con Velardo troviamo anche gli scienziati Jean-Luc Dugelay, Marco Paleari e Paolo Ariano.

Per il calcolo del peso nello spazio la NASA ha usato fino a oggi un sistema basato su molle oscillanti, funzionante in due fasi. Nella prima bisogna calibrare il dispositivo, mentre nella seconda si può eseguire il calcolo della massa tramite un sistema che quantifica la differenza di forza necessaria per eseguire l'oscillazione.

Questo sistema, inventato nel 1965 dall'astronauta e dottore statunitense William Thornton, risulta essere sufficentemente accurato allo scopo, ma richiede un'elevata quantità di energia elettrica, una risorsa importante sulla ISS.

Velardo perciò ha pensato di sostituire il "vecchio" sistema con un moderno Kinect, appositamente programmato. Lo scienziato italiano ha eseguito test statistici per calcolare il peso delle persone usando a un database di 28 mila soggetti, riscontrando una precisione pari al 97% (un errore medio di 2,7 chilogrammi), in linea con quella del sistema di Thornton.

Lo scienziato Carmelo Velardo - Clicca per ingrandire

Nonostante la precisione dei due sistemi sia comparabile, quello di Velardo ha un grande punto a suo favore: consuma molto meno di quello progettato dall'astronauta americano. Per ottenere il peso si crea un modello tridimensionale della persona, tramite un computer che consuma meno dei motori necessari per muovere l'impianto di Thornton.

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La NASA si dice fiduciosa sulle potenzialità di questo nuovo sistema, nonostante riconosca che sia necessario un certo impegno per sviluppare tutto al meglio. Ad esempio bisogna tenere conto della microgravità, che cambia la distribuzione dell'acqua all'interno dei corpi, influenzando la densità rispetto alle ipotesi fatte nel modello di base.

Attualmente non ci sono piani stabiliti per portare il Kinect nello spazio. Lo scienziato italiano prevede di eseguire una presentazione durante la conferenza Emerging Signal Processing Applications a Las Vegas, oltre che una dimostrazione a bordo di "un volo parabolico a 0G".