Kodak manda in pensione il rullino

Kodak non produrrà né venderà più la pellicola Kodachrome, diffusa tra gli appassionati di fotografia da 74 anni.

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a cura di Manolo De Agostini

Kodak ha ucciso, ufficialmente, la pellicola a colori Kodachrome. Con quest'annuncio si chiude un'era.

Compagno dei momenti più belli della vita di un odierno trentenne, il "rullino" va in pensione quest'anno, ucciso dalle macchine digitali. Settantaquattro anni di vita, un bel traguardo. Le pellicole come la Ektachrome E100G o la Ektar 100, resistono, ma solo nell'ambito strettamente professionale.

Le vendite si sono significativamente ridotte, perché i fotografi preferiscono la fotografia digitale, tanto che oggi rappresentano meno dell'1% del fatturato di Kodak. Non bisogna, inoltre, dimenticare come il digitale sia più immediato, permettendo di condividere sul PC o sul web le fotografie in pochi istanti, mentre la pellicola va sviluppata.

Come è giusto che sia, gli ultimi rullini di pellicola Kodachrome saranno portati al museo George Eastman House International Museum of Photography and Film.

Aggiornamento:

Kodak ci ha inviato una dichiarazione, che pubblichiamo con piacere:

Kodak ci tiene a sottolineare che resterà saldamente legata alla pellicola e che continuerà a mantenere il suo impegno con il portfolio più grande del mercato. L'azienda continuerà a innovare in questo campo, prova di ciò sono le 7 nuove pellicole professionali introdotte da Kodak negli ultimi 3 anni. Intende mantenere ogni pellicola presente nel suo portfolio fino a che ci sarà sufficiente domanda nel mercato. Il ritiro della KODACHROME è stata una decisione riguardante UNA emulsione - il più antico prodotto nel vasto portfolio di pellicole Kodak - che oggi rappresenta l'1% del totale delle vendite delle pellicole Kodak. La maggior parte dei più grandi fotografi di oggi hanno dichiarato e mostrato di catturare le loro immagini con le più recenti pellicole Kodak o con il digitale.