Kodak vende i brevetti per 525 milioni di dollari: è salva

Kodak ha venduto i suoi brevetti e così potrà uscire dall'amministrazione controllata. Nessuno dei partecipanti alla trattativa è rimasto a bocca asciutta e le cause legali in corso saranno abbandonate. Si chiude positivamente una vicenda durata diversi mesi.

Avatar di Francesco Pignatelli

a cura di Francesco Pignatelli

Kodak ha annunciato di aver raggiunto un accordo per la vendita dei suoi brevetti legati alle tecnologie di digital imaging: li acquisteranno i due consorzi Intellectual Ventures e RPX Corporation per una cifra che si aggira intorno ai 525 milioni di dollari. Si chiude quindi una vicenda iniziata lo scorso luglio, quando erano iniziate le trattative tra Kodak e i due consorzi, che comprendono nomi del calibro di Apple, Fujifilm, Google, HTC, LG, Microsoft e Samsung.

Da un certo punto di vista Kodak non può essere soddisfatta dell'accordo raggiunto: inizialmente aveva valutato questo portafoglio di brevetti in circa 2,4 miliardi di dollari, quindi molto più della somma che è riuscita a raccogliere alla fine. In realtà però la trattativa si chiude in maniera positiva per tutti, perché tutte le parti in causa hanno qualcosa da guadagnare.

Kodak ha bisogno di liquidi per uscire dalla sua crisi e aveva già raccolto finanziamenti per oltre 800 milioni di dollari, però subordinati alla vendita del portafoglio brevetti almeno per 500 milioni di dollari. La soglia è stata superata di poco e la società si troverà finalmente in cassa circa 1,3 miliardi di dollari: una bella boccata d'ossigeno, tanto che ora Kodak ritiene di poter uscire dall'amministrazione controllata entro metà 2013.

Anche le grandi società che sono dietro ai due consorzi acquirenti chiudono il bilancio in positivo. Nessuno è stato scontentato, perché entrambi i consorzi avranno accesso ai brevetti, ed è stata evitata una corsa al rialzo del prezzo dei brevetti stessi. Inoltre, la chiusura dell'accordo implica che Kodak porrà fine alle varie cause legali che aveva avviato in difesa dei propri brevetti.