La banda ultralarga cresce in Italia, lo dicono i dati AGCOM

Secondo gli ultimi dati AGCOM raccolti tramite lo strumento Misura Internet Mobile, la banda ultralarga in Italia è in crescita, con miglioramenti delle velocità sia in download che in upload.

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a cura di Alessandro Crea

La banda ultralarga in Italia cresce e anche velocemente, lo confermano gli ultimi dati resi noti dall'AGCOM e raccolti tramite lo strumento Misura Internet Mobile, che nel periodo compreso tra aprile e agosto scorsi ha effettuato misure in 40 città. I rilevamenti confermano miglioramenti significativi nelle velocità ottenibili in 26 delle 40 città campione, rispetto alle letture effettuate nello stesso periodo dell'anno precedente, con un aumento medio della velocità in upload di circa 20 Mbps (+10%) e uno in download di 31 Mbps (+12%).

Scendendo nei dettagli, se prendiamo in considerazione la massima velocità ottenibile, il podio spetta a Bologna con la velocità in download che sfiora i 40 Mbps ed è migliorata del 10% rispetto al 2017, mentre quella in upload supera i 23 Mbps (+9%). Segue Bari con quasi 34 Mbps in download (+16%) e oltre 21 Mbps in upload (+14%). Al terzo posto Torino con 31 Mbps in download e 21 in upload, un miglioramento pari rispettivamente al 5 e all'11%.

A Milano invece si segnala una velocità media in download di 32 Mbps, superiore del 3% rispetto allo scorso anno, mentre Napoli si attesta su una velocità in download superiore ai 21 Mbps, + 7% rispetto al 2017, e di 16 Mbps in upload, con un + 10%.

Se invece prendiamo in considerazione la percentuale di miglioramento della banda ultralarga a meritare il podio è Roma. Qui infatti si raggiungono i 30 Mbps in download e i 19 Mbps in upload, ma le percentuali di crescita della Capitale rispetto all'anno precedente fanno segnare rispettivamente un incremento del 27 e del 17%.

In generale lo sforzo infrastrutturale di aziende come TIM e Open Fiber iniziano dunque a produrre i primi frutti. L'Italia resta comunque indietro rispetto alle eccellenze del centro e del nord Europa ma ha iniziato a ridurre il gap. Il problema vero resta semmai il basso livello di attivazioni, che conferma uno scarso livello di alfabetizzazione informatica nel nostro Paese, con conseguente scarsa domanda di banda ultralarga da aprte dei consumatori.