La Cina indaga su Microsoft, viola le leggi anti monopolio?

Raid in quattro uffici di Microsoft in Cina. I funzionari del governo asiatico vogliono vederci chiaro in tema di sicurezza e il modo in cui i prodotti Microsoft sono offerti insieme.

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a cura di Manolo De Agostini

Microsoft è sotto la lente della autorità cinesi. Nei giorni scorsi quattro uffici dell'azienda statunitense in Cina sono stati visitati da circa 100 funzionari della SAIC, l'amministrazione statale cinese per l'Industria e il Commercio, come parte di un'indagine anti monopolio.

I funzionari si sono presentati senza preavviso presso gli uffici di Microsoft, in cerca di informazioni sulle tecnologie di sicurezza usate e il modo in cui l'azienda lega i suoi diversi software tra loro. La casa di Redmond, non appena saputo del "raid", ha emanato una nota stampa in cui si dichiara pronta a "collaborare attivamente" con il governo.

Sebbene le notizie dalla Cina siano sempre un po' frammentarie, sembra che l'indagine sia scaturita dalle rimostranze delle aziende rivali nel corso dell'anno passato circa problemi di compatibilità con alcuni prodotti Windows e Office. Il SAIC ha comunque affermato che l'indagine non significa che Microsoft contravvenga alla legge, ma solo che i primi controlli non hanno portato a risposte soddisfacenti e definitive.

I funzionari hanno parlato con dipendenti di alto livello di Microsoft e fatto copia di dati, contratti e rapporti finanziari. La mossa del governo di Pechino segue la recente ondata di pressione sulle aziende tecnologiche statunitensi relativa al caso dello spionaggio NSA e la messa al bando di Windows 8 negli uffici governativi cinesi.