E in futuro?

La nuova policy di Comcast che imporrà un limite di dati scaricabili agli abbonamenti flat ha acceso il dibattito fra esperti, ISP e associazioni dei consumatori.

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a cura di Dario D'Elia

E in futuro?

Come ha sottolineato Fred Von Lohmann, consulente legale di riferimento di Electronic Frontier Foundation, organizzazione non profit per le libertà civili, "l'eccesso di banda di oggi sarà il dato medio di domani". "…se fosse stato imposto un limite al 10% degli utenti del 1997, le innovazioni degli ultimi 10 anni potrebbero non esistere", ha dichiarato il legale.

Insomma, l'unico punto in comune tra imprese e associazioni pare essere solo quello legato alla trasparenza. È evidente che la mossa di Comcast è decisamente in questa direzione.

Le associazioni dei consumatori, però, hanno almeno un'altra paura: che le società telefoniche possano prendere in prestito questo modello. Ora, a dir la verità è un timore tutto statunitense perché nella telefonia mobile, ad esempio, in Italia siamo abituati a questo genere di trattamento. Le nostre tariffe dati hanno praticamente sempre un limite mensile.

Doug Williams di Jupiter Research è convinto però che i client abituati al traffico illimitato potrebbero considerare queste limitazioni un trauma. "Penso che si tratti di una cosa della quale i consumatori non sarebbero felici. Ma è anche vero che potrebbero non avere scelta", ha spiegato Williams.