La guerra alla pirateria inciampa nuovamente sulla privacy

Il Garante Europeo per la privacy (EDPS) ha bocciato l'ACTA (Anti-Counterfeiting Trade Agreement), l'accordo internazionale per l'anti-pirateria e l'anti-contraffazione. Uno dei nodi riguarda la violazione della privacy: stesso problema del nuovo regolamento AGCOM.

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a cura di Dario D'Elia

L'ACTA (Anti-Counterfeiting Trade Agreement), il nuovo accordo internazionale sull'anti-pirateria e l'anti-contraffazione, è stato praticamente bocciato dal Garante Europeo per la privacy (EDPS). Come spiega con dovizia di particolari l'avvocato IT Guido Scorza sul suo blog, la Corte di Giustizia UE sarà costretta a tenere conto di questa indicazione negativa nella sua valutazione finale per la Commissione Europea.

I nodi erano già chiari fin dalla prima ora, e infatti la ratifica è sembrata praticamente impossibile. Com'è risaputo ci vuole un voto unanime, ma Polonia, Cipro, Estonia, Olanda, Slovacchia e Germania si sono già opposte.

ACTA

"L'EDPS comprende la legittima esigenza di garantire la tutela dei diritti di proprietà intellettuale in un contesto internazionale. Tuttavia mentre maggior cooperazione internazionale è necessaria per la tutela dei diritti di proprietà intellettuale, gli strumenti utilizzati per realizzare tale tutela non devono essere adottati a spese dei diritti fondamentali degli individui e, in particolare del loro diritto alla privacy ed alla protezione dei dati personali", si legge nel documento ufficiale del Garante UE.

Insomma, viene riconosciuto il valore della tutela dei diritti di proprietà intellettuale ma anche quelli della privacy dei cittadini europei. Ancora una volta l'iniziativa fortemente sostenuta dalle lobby industriali manca di un adeguato bilanciamento fra le tutele dei diritti.

"Molte delle misure individuate nell'Accordo nell'ambito dell'enforcement dei diritti di proprietà intellettuale nel contesto digitale potrebbero comportare il monitoraggio dei comportamenti degli utenti e delle loro comunicazioni elettroniche. Si tratta di misure fortemente invasive nella sfera privata degli individui e che, se non appropriatamente implementate, potrebbero interferire con i loro diritti e libertà quali, tra gli altri, privacy, protezione dei dati personali e segretezza della corrispondenza", continua il documento.

Buttarelli e Hustinx dell'EDPS

Il monitoraggio di massa delle attività online ad esempio è in chiara violazione dell'articolo 8 della Convenzione dei diritti dell'uomo, degli articoli 7 e 8 della Carta dei diritti fondamentali dell'unione europea e della direttiva sulla privacy. Non meno preoccupante la procedura di identificazione degli utenti da parte degli Internet Provider che verrebbe affidata a "Autorità competenti" e non invece esclusivamente ad "Autorità giudiziarie". La violazione dei dati personali provocata dal sospetto di violazione dei diritti di proprietà intellettuale genererebbe una violazione ancora più grande se affidata a istituzioni di carattere amministrativo - si pensi ad esempio in Italia alla proposta AGCOM

Ecco quindi una dura battuta d'arresto per l'ACTA e un semaforo giallo anche per il progetto normativo anti-pirateria che il nostro Garante delle Comunicazioni si appresta a varare. Per altro Scorza segnala che il documento UE reca la firma di Gianni Buttarelli, candidato numero uno per la poltrona di presidente del nostro Garante per le privacy.