La Lega Calcio prende tempo: il canale TV con Mediapro può attendere

L'Assemblea della Lega Serie A ha valutato positivamente l'ipotesi del canale della Lega e ha deliberato la negoziazione con Mediapro.

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a cura di Dario D'Elia

Il progetto di canale TV della Lega Calcio è rimandato a settembre: l'assemblea ieri ha posto in standby l'offerta Mediapro da oltre 1 miliardo di euro per i diritti di Serie A del triennio 2021-2024. La trattativa proseguirà ma la nuova scadenza è fissata per il 30 settembre.

"L'Assemblea della Lega Serie A, all'unanimità, intende mantenere la piena facoltà di rivolgersi agli operatori del mercato della comunicazione per l'assegnazione dei diritti audiovisivi per il triennio 2021/2024, valuta positivamente l'ipotesi di realizzazione del canale della Lega (ai sensi dell'art. 13 della Legge Melandri) e delibera di dare mandato al Presidente e all'Amministratore Delegato di negoziare e di definire l'accordo contrattuale con Mediapro entro e non oltre il 30 settembre 2019 sulla base dell'offerta economica di cui alla proposta Mediapro del 26 luglio 2019", si legge infatti nella nota ufficiale.

A questo punto ci si attende da Mediapro una nuova formulazione dell'offerta – e saremmo alla quarta nell'arco di quasi un anno – per di più con la spada di Damocle dell'udienza presso in Tribunale di Milano che dovrà decidere sulla cauzione da 64 milioni di euro versata nel 2018. Per ora si parla di almeno 1,06 miliardi di euro a stagione garantiti ai club, oltre a 55 milioni di Mediapro per gli archivi e altrettanti 78 milioni per la produzione e distribuzione. La società catalana dovrebbe incassare circa 90 milioni e l’eventuale surplus sarebbe spartito con la Lega.

Nel frattempo Sky sta alla finestra, forte del suo contratto che scade nel 2021. Però la situazione è tesa perché se Mediapro dovesse aggiudicarsi il canale televisivo della Lega Calcio il futuro delle esclusive potrebbe volgere al termine e le partite potrebbero essere disponibili su qualsiasi piattaforma di qualsiasi operatore. Insomma, da una parte la Lega si assicurerebbe maggiori ricavi, dall'altra gli attuali "broadcaster" di riferimento (Sky e Dazn) perderebbero abbonati.