La luna di Giove Europa è abitabile? Ecco come lo scopriremo

Nella prima metà del 2020 la NASA lancerà una sonda che raccolgierà dati su Europa, una delle Lune di Giove che potrebbe ospitare la vita.

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a cura di Elena Re Garbagnati

La NASA ha annunciato che invierà una sonda spaziale su Europa, una delle lune di Giove, con a bordo nove strumenti scientifici per raccogliere dati circa la capacità del suo oceano di ospitare e sostenere la vita.

Europa

La sonda sarà lanciata nella prima metà del 2020 e sarà dotata di fotocamere ad altissima definizione, un rilevatore di calore, un radar capace di penetrare sotto la crosta ghiacciata e un'altra serie di strumenti che dovrebbero far luce sulla composizione della superficie del satellite di Giove e sulla natura del mare salato che c'è sotto.

Questi strumenti "ci aiuteranno a compiere grandi passi avanti nella comprensione dell'abitabilità di Europa" ha spiegato lo scienziato della NASA Curt Niebur.

Un rifugio per la vita?

Gli astrobiologi guardano a questo satellite del diametro di 3121,6 km (leggermente più piccolo della Luna) come uno dei migliori candidati del Sistema Solare ad ospitare la vita extraterrestre. Europa possiede un oceano salato sotto alla crosta di ghiaccio, e questo mare è apparentemente in contatto con il mantello roccioso della luna, il che secondo gli scienziati renderebbe possibile una serie di reazioni chimiche complesse. Inoltre, i ricercatori stimano che il fondale dell'oceano di Europa nasconda anche camini idrotermali che costituiscono una fonte potenziale di energia per le forme di vita, sempre che esistano nelle profondità oscure.

La maggior parte delle conoscenze attuali su Europa si basa sui dati raccolti dalla missione Galileo della NASA, che orbitò attorno a Giove nel 1990 e nei primi anni 2000, facendo una dozzina di passaggi ravvicinati su Europa. La nuova missione, che avrà un costo di circa 2 miliardi di dollari, prevede l'invio di un veicolo spaziale ad energia solare in orbita intorno a Giove; la sonda dovrebbe effettuare circa 45 passaggi ravvicinati di Europa nel corso di due anni e mezzo circa. 

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Jim Green, responsabile della divisione di scienza planetaria della NASA, spiega infatti che "più passaggi ravvicinati possono permetterci di ottenere un quadro completo di Europa". La missione era in cantiere da un po': a luglio 2014 la NASA aveva esortato i ricercatori di tutto il mondo a proporre strumenti scientifici per questo scopo. Sono arrivate 33 proposte e da queste sono state selezionate le nove che saranno a bordo.

Prendere le misure di Europa

La sonda integrerà una telecamera grandangolare e una ad angolo stretto, che durante i passaggi ravvicinati saranno usate per mappare quasi il 90 percento della superficie di Europa con una precisione fino a 50 metri. Per raffronto, Galileo riprese solo il 10 percento della superficie di Europa con una risoluzione di 200 metri.

"Se abbiamo visto cose incredibili solo sul 10 percento della superficie, è difficile immaginare quali cose incredibili vedremo quando guarderemo il resto di Europa a risoluzione ancora migliore" ha detto Niebur.

Flyby su Europa

Altri due strumenti - un magnetometro e una sonda magnetica - lavoreranno insieme per determinare lo spessore dello strato di ghiaccio di Europa, la profondità e la salinità del suo mare. Il radar capace di penetrare il ghiaccio fornirà maggiori dettagli sulla crosta ghiacciata della luna.

La sonda sarà anche equipaggiata con un rilevatore di calore per individuare siti attivi su Europa - per esempio aree con pennacchi di vapore acqueo. Il motivo per cui è stato installato è che l'Hubble Space Telescope ha rilevato segni di eruzioni di geyser di questo tipo nel 2012, ma ulteriori ricerche non hanno confermato la loro esistenza. A tal proposito la NASA ha predisposto anche uno spettrografo capace di individuare eventuali pennacchi.

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Inoltre, uno spettrometro a infrarossi consentirà alla sonda di mappare la composizione della superficie di Europa. Gli scienziati sono particolarmente interessati a sapere esattamente di che cos'è composto il materiale bruno-rossastro che ricopre le grandi fratture sulla luna, dato che qualsiasi cosa sia probabilmente erutta in superficie dal mare sottostante.

"Se riusciremo a capire che cos'è la materia marrone, allora potremo capire che cosa c'è nell'acqua sottostante, e questa è una questione estremamente importante per rispondere agli interrogativi sull'abitabilità di questo posto" ha spiegato Niebur.

Gli ultimi due strumenti - uno spettrometro di massa e un analizzatore di polvere - analizzeranno i gas e le piccole particelle solide che fuoriescono dalla superficie di Europa e si disperdono nello Spazio, permettendo agli scienziati di studiare la composizione della superficie lunare, senza toccare terra.

Nessuna ricerca di segni di vita

La missione di flyby di Europa è volta unicamente a sondare l'abitabilità della luna di Giove, non alla ricerca di segni di vita. "Costruire un rilevatore di vita extraterrestre sarebbe incredibilmente difficile", dato che "al momento non siamo nemmeno sicuri di come dovrebbe essere fatto". L'idea però è interessante e non è da escludere che ci riusciremo in un prossimo futuro" spiega Niebur.

Molti astrobiologi vorrebbero inviare una sonda sulla superficie di Europa, e persino nell'oceano sotterraneo. I dati raccolti dalla sonda flyby potrebbero contribuire a spianare la strada per un progetto così ambizioso. Per realizzarlo però servono maggiori informazioni, che arriveranno (speriamo) con la missione del 2020.