La macchina intelligente ci cambia, non ci peggiora

La ricercatrice Lucia Pallottino ci racconta qualche dettaglio sul robot umanoide WALK-MAN.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

La macchina intelligente ci cambia, non ci peggiora

Certo, l'auto che parcheggia da sola c'è. Ma non è forse vero che ancora oggi si parcheggia meglio con il vecchio metodo? O se non altro più in fretta? "Certo, ma perché lo sappiamo fare. Per esempio le auto moderne hanno quasi tutte la partenza assistita in salita; se uno impara così, e poi va su una vecchia FIAT 127 non è in grado di partire in salita. Dobbiamo pensare che non sono prodotti per noi, ma per la prossima generazione". Enfatizza la scienziata, con una frase che rimanda a un discorso lontano dalla robotica ma senz'altro interessante, e che nasce dalla domanda: la tecnologia ci rende stupidi?

"Da un certo punto di vista disimpariamo, ma dall'altro impariamo perché per fare queste cose c'è tutto un mondo di cultura in più. Tutta la tecnologia è buona e cattiva a seconda di come la si usa. Anche i conti a mente non li facciamo più perché abbiamo il computer, ma abbiamo imparato a usarlo. E abbiamo potuto fare tante altre cose. Se ne potrebbe parlare a vita … Anche perché questo tipo di evoluzione va avanti, e se non siamo noi a farla sarà qualcun altro. È così, sono cose più grosse di noi. E dopotutto se avessimo potuto mandare un umanoide a Fukushima invece delle persone che ora stanno morendo forse sarebbe stato meglio, no?".